CCCLII
Come
l'armata del re Ruberto andò in Cicilia, e poi come tornò in Maremma e nella
riviera di Genova.
Nel detto
tempo, a dì XXII di maggio, si partì di Napoli l'armata del re Ruberto, la
quale furono LXXXX tra galee e uscieri e più altri legni passaggeri con M
cavalieri; de la quale armata fu ammiraglio e capitano il conte Novello conte
d'Andri e di Montescheggioso de la casa del Balzo; e a dì XIII di giugno
arrivarono in Cicilia ne la contrada di Patti, e guastarono infino a Palermo, e
poi nel piano di Melazzo; e poi si ricolsono a galee, e valicarono per lo Fare,
e guastarono intorno a Cattana e Agosta e Seragosa, e tornaro infino a le mura
di Messina; e poi si ricolsono in galee, e rivalicarono per lo Fare sanza
contasto niuno, e ripuosonsi ancora nel piano di Melazzo. Allora il figliuolo
di don Federigo, che si chiamava il re Imperio, vi cavalcò con VIIc cavalieri;
ma il conte s'era già ricolto con suo stuolo a galee, sì che non v'ebbe
battaglia, ma grandissimo danno e guasto feciono all'isola di Cicilia. Poi, a
dì XIIII di luglio, tornati all'isola di Ponzo, e rinfrescati di vittuaglia, si
partirono, e com'era ordinato di venire nella riviera di Genova e in Lunigiana,
la detta armata per guerreggiare gli usciti di Genova e Castruccio da quella
parte, e 'l duca verso Firenze; e partendosi, arrivarono in Maremma, e a dì XX
di luglio scesono in terra, e presono per forza il castello di Magliano, e
quello di Colecchio, e più altre villate de' conti da Santa Fiore, levando
grandi prede con grande danno de' detti conti. Poi si partirono di Maremma, e
lasciarono guernito Magliano di C cavalieri per guerreggiare i detti conti; si
partirono e arrivarono a Portoveneri, e là s'accozzarono coll'oste de' Genovesi
per racquistare le terre della riviera e fare guerra a Castruccio, ma poco v'aprodaro
di racquistare fortezza niuna, se non che arsono per forza combattendo i borghi
di Lievanto e poi quegli di Lerice; e bistentando nel golfo della Spezia, non
s'ardirono di scendere in Lunigiana, però che Castruccio v'era guernito di
molti cavalieri e pedoni, e 'l duca di Calavra non era ancora uscito ad oste
sopra quello di Lucca, com'era fatta l'ordine; sì che stando e operando invano,
a l'uscita di settembre si dipartì la detta armata, e' Genovesi tornarono in
Genova, e' Provenzali in Proenza, e l'altre a Napoli; ma il conte Novello scese
in Maremma, e con C cavalieri venne al duca di Calavra ch'era in Firenze.
|