CCCLV
Come Tano
da Iegi sconfisse gente de' Ghibellini de la Marca, e come in Rimine fu fatto
uno grande tradimento.
Nel detto
tempo, all'entrante di luglio, gente di Fabbriano e altri Ghibellini de la
Marca, intorno di CCCL cavalieri e popolo assai, essendo cavalcati per prendere
o guastare il castello di Murro, Tano signore d'Iegi coll'aiuto de' Malatesti
di Rimine vennono al soccorso di Murro subitamente, e trovando sparti e
sproveduti gl'inimici, gli misono in isconfitta con grande danno di loro.
Essendo messer Malatesta con sua gente al detto Murro, messer Lamberto,
figliuolo di Gianniciotto suo cugino, per signoreggiare Rimine sì ordinò uno
laido tradimento, sì come pare costume di Romagnuoli; che fece invitare messer
Ferrantino e 'l suo figliuolo suoi consorti, e a tavola mangiando co·llui gli
fece assalire con arme, e prendere e ritenere, e quale di loro famiglia si mise
a la difensione di loro signori fu morto e tagliato; e poi ciò fatto, corse la
terra faccendosene signore. Sentendo ciò messer Malatesta ch'era a Murro,
subitamente cavalcò con sua gente e con sua amistà a la città di Rimine, e là
giugnendo fece tagliare una porta coll'aiuto de' suoi amici d'entro, e corse la
terra, e riscosse i pregioni suoi cugini. Il traditore messer Lamberto veggendo
la forza di messer Malatesta non si mise a difensione, ma fuggendo a gran pena
scampò nel castello di Santangiolo in loro contrada.
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