XXVI
D'uno
trattato che 'l duca ordinò per torre la città di Lucca a Castruccio, e fu
discoperto.
Nel detto
anno MCCCXXVII il duca di Calavra signore di Firenze avendo menato segretamente
uno trattato con certi della casa de' Quartigiani di Lucca ch'eglino co·lloro
seguaci rubellerebbono la città di Lucca a Castruccio, per soperchi ricevuti da
la sua tirannesca signoria, e per molta moneta che vi spendea il duca e 'l
Comune di Firenze; e ciò fu ordinato in questo modo: che la gente del duca
doveano cavalcare in sul terreno e a l'assedio di Pistoia, e come Castruccio
uscisse de la città colla sua cavalleria per soccorrere Pistoia, doveano trarre
bandiere e pennoni dell'arme della Chiesa e del duca da più parti della terra,
le quali insegne erano mandate di Firenze segretamente; e levato il romore in
Lucca e presa alcuna porta, la gente del duca e de' Fiorentini, che in buona
quantità n'avea a Fucecchio e nelle terre di Valdarno, incontanente per cenno
doveano cavalcare a Lucca, e prendere la terra. E veniva fatto, se non che lo
'ndugio de la cavalcata de la gente del duca si tardò, e in questo mezzo alcuno
de la casa medesima de' Quartigiani per viltà e paura lo scoperse a Castruccio.
Per la qual cosa Castruccio subitamente fece serrare le porte di Lucca, e corse
la terra con sue genti, e fece pigliare XXII di casa i Quartigiani e più altri,
e trovare le dette insegne. Messer Guerruccio Quartigiani con III suoi
figliuoli fece impiccare co le dette insegne a ritroso, e altri di loro fece
propagginare, e tutti gli altri de la casa de' Quartigiani, ch'erano più di C,
gli cacciò de la città di Lucca e del contado. E questo fu a dì XII di giugno
nel sopradetto anno. E ciò fu grande sentenzia e giudicio di Dio che gli detti
della casa de' Quartigiani anticamente guelfi furono caporali a dare la città e
signoria di Lucca a Castruccio, e tradendo i Guelfi, per lui furono morti e
disertati per lo simile peccato di tradimento. E trovato Castruccio il detto
tradimento, il quale era con tanti seguaci buoni cittadini di Lucca e del
contado, non s'ardì a scoprirlo più innanzi, ma vivendo in tanta paura e
gelosia, che non s'ardia a uscire della città. E di certo per lo male volere
de' suoi cittadini, e per la forza del duca e de' Fiorentini, tosto avrebbe
perduta la terra, se non fosse il soccorso brieve e venuta del Bavero, come
innanzi farà menzione.
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