XXXII
Come il
Bavero dispuose della signoria di Milano i Visconti e misegli in pregione.
Coronato in
Milano Lodovico detto Bavero eletto re de' Romani, come adietro lasciammo,
essendo in Milano e volea moneta come promessa gli fu al parlamento a Trento,
Galeasso Visconti signore di Milano, il quale per sua superbia e signoria si
tenea maggiore del detto Bavero in Milano, e avea a suo soldo bene XIIc di
cavalieri tedeschi, essendoli domandata la detta moneta per lo Bavero, rispuose
arrogantemente al signore, dicendo come imporrebbe la moneta, quando gli
paresse luogo e tempo. E ciò non dicea sanza cagione, imperciò che tutti i
nobili di Milano, e eziandio messer Marco suo fratello e gli altri suoi
consorti, e quasi tutto il popolo di Milano odiavano la sua tirannesca signoria
per gli soperchi incarichi e gravezze a·lloro fatte, e volea tutto e non parte,
sì non s'ardia d'imporre i danari al popolo; e se fatto l'avesse non sarebbe
ubbidito. E già molti de' maggiorenti de la sua signoria s'erano compianti al
Bavero, per la qual cosa il detto signore rimandò per lo suo maliscalco e sua
gente, ch'erano andati al soccorso di Voghiera, e fece parlare a tutti i
conostaboli tedeschi ch'erano a messer Galeasso, e giurare segretamente a·llui;
e venuto il suo maliscalco, il Bavero raunò uno grande consiglio, ove fu
Galeasso e' suoi e tutti i migliori di Milano, e in quello dogliendosi del
detto Galeasso e de' suoi, in prima gli fece rifiutare la signoria, e poi nel
detto consiglio al detto suo maliscalco fece pigliare Galeasso e Azzo suo
figliuolo, e Marco e Luchino suoi frategli; e ciò fu a dì VI del mese di
luglio, gli anni di Cristo MCCCXXVII; per la qual cosa i nobili e 'l popolo di
Milano furono molto allegri e contenti. E ciò fatto, riformò la terra di
signoria d'uno suo barone vicario col consiglio di XXIIII de' migliori di
Milano, i quali incontanente impuosono e ricolsono Lm fiorini d'oro, e
diedongli al detto Bavero. E per questo modo la Chiesa di Dio fu vendicata de
la superbia de' suoi nimici Visconti per lo suo nimico Lodovico di Baviera suo
persecutore; sì che veramente s'adempié la parola di Cristo nel suo santo
Vangelio, ove dice: “Io ucciderò il nimico mio col nimico mio etc.”.
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