XXXVIII
Come il
Bavero fece Castruccio duca di Lucca e d'altre terre.
Nel detto
anno, a dì IIII di novembre, il Bavero per meritare Castruccio del servigio
fattogli d'avere avuta per suo senno e prodezza la città di Pisa n'andò a la
città di Lucca con Castruccio insieme, e fugli fatto da' Lucchesi grande festa
e onore; e poi il menò Castruccio in Pistoia per mostrargli la città e contado
di Firenze, e com'era a la frontiera e presso a guerreggiare la città di
Firenze. E tornaro in Lucca per la festa di san Martino, per la quale con
grande trionfo e onore il detto Bavero fece Castruccio duca de la città e
distretto di Lucca, e del vescovado di Luni, e de la città e vescovado di
Pistoia e di Volterra; e mutò arme a Castruccio, lasciando la sua propia della
casa degl'Interminelli col cane di sopra, e fecelo armare a cavallo coverto, e
bandiere a modo di duca, col campo ad oro, e al traverso una banda a scacchi
pendenti azzurri e argento, sì come l'arme propia al tutto, co' detti scacchi
del ducato di Baviera. E fatta la detta festa, si tornarono in Pisa a dì XVIII
di novembre. E in quello brieve tempo che l'avea presa trasse il Bavero de la
città di Pisa e del contado, che di libbre e che d'imposte, CLm di fiorini
d'oro, e de' cherici di quella diocesia XXm fiorini d'oro, con grande dolore e
torzioni de' Pisani, sanza quegli ch'ebbe da Castruccio quando il fece duca,
che si dice che furono Lm fiorini d'oro. Lasceremo alquanto del processo del
detto Bavero, che si riposa in Pisa e in Lucca, e rauna danari per fornire suo
viaggio a Roma; e faremo incidenza d'altre cose che furono in Firenze e in
altre parti del mondo in questi tempi, tornando poi a nostra materia per
seguire il corso e andamento del detto Bavero.
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