XXV
Come Silvius secondo figliuolo d'Enea fu re apresso Ascanio, e come di
lui discesono gli re di Latini, d'Albania, e di Roma.
Dopo la morte di Iulio Ascanio fu signore e re del regno de' Latini Silvius
Postumus figliuolo d'Enea e della reina Lavina, come adietro è fatta menzione,
e regnò XXVIIII anni con grande senno e prodezza, e dopo lui furo XII re di sua
progenia, l'uno apresso l'altro, i quali regnaro CCCL anni, e tutti ebbono
sopranome Silvius per lo sopradetto primo Silvius Postumus; ché dopo lui regnò
Enea Silvius suo figliuolo XXXII anni, dopo Enea regnò Capis Silvius suo
figliuolo XXVIII anni: questi edificò la città di Capova in Campagna; dopo
Capis regnò Latino Silvius suo figliuolo L anni, al tempo di David re d'Israel;
dopo Latino regnò Alba Silvius suo figliuolo XL anni, al tempo di Salamone;
dopo costui regnò Egittus Silvius suo figliuolo XXIIII anni, al tempo di Roboam
re di Giudea; dopo costui regnò Carpentus Silvius suo figliuolo XVII anni, al
tempo di Giosafat re di Giudea; dopo costui regnò Tiberino Silvius suo
figliuolo VIIII anni, al tempo del re Ocotia di Giudea, il quale Tiberino anegò
nel fiume d'Albola passandolo, e per lo suo nome fue sempre poi chiamato
Tibero; dopo Tiberino regnò Agrippa Silvius suo figliuolo XL anni, al tempo di
Ieu re d'Israel; dopo Agrippa regnò Aremolus Silvius suo figliolo XVIIII anni:
questi puose intra' monti ov'è ora Roma la signoria degli Albani. Dopo costui
regnò Aventino Silvius suo figliuolo XXXVIII anni, e edeficò sopra il monte di
Roma che per lui fu chiamato Monte Aventino, e in quello fu soppellito al tempo
d'Amasia re di Giudea. Dopo costui regnò Procas Silvius suo figliuolo XXIII
anni, al tempo di Ozia re di Giudea; dopo costui regnò Amulus Silvius suo
figliuolo XLIIII anni, al tempo di Gioatam re di Giudea, il quale Amulus per
sua malizia e forza cacciò de·regno Munitore suo maggiore fratello che dovea
essere re, e la figliuola del detto Munitore, che Rea era chiamata, fece
rinchiudere in munistero, acciò che di lei non nascesse reda. E essendo ella al
servigio del tempio della vergine Vesta, concepette occultamente a uno portato
due figliuoli, Romolus e Remolus, dello Iddio Marti di battaglia, come ella
confessò e dicono i poeti, o forse più tosto del sacerdote di Marti: e quella
trovata in sacrilegio, fu fatta dal detto Emulus soppellire viva viva per lo
'ncesto commesso là ov'è oggi la città di Rieti, che per lo suo nome poi fu
Reata appellata; e i detti suoi figliuoli comandò fossero gittati in Tevero; ma
da' ministri del re per la innocenzia non furono morti, ma gittati in pruni
presso alla riva del Tevero; e quivi, si dice, furono lattati e nutriti da una
lupa. Ma trovandogli uno pastore chiamato Faustulus, gli portò a Laurenzia sua
moglie che gli nutricasse, e così fece. Questa Laurenzia era bella, e di suo
corpo guadagnava come meretrice, e però da' vicini era chiamata Lupa; onde si
dice furono nutricati da lupa.
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