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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • LVI               Come Lodovico di Baviera si fece coronare per lo popolo di Roma per loro re e imperadore.
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LVI

 

           

Come Lodovico di Baviera si fece coronare per lo popolo di Roma per loro re e imperadore.

           

Nel detto anno MCCCXXVII, domenica XVII gennaio, Lodovico duca di Baviera eletto re de' Romani fu coronato a Santo Pietro di Roma con grandissimo onore e trionfo, come diremo appresso; cioè ch'egli e la moglie con tutta sua gente armata si partirono la mattina da Santa Maria Maggiore, ove allora abitava, vegnendo a Santo Pietro, armeggiandogli innanzi IIII Romani per rione con bandiere, coverti di zendado i loro cavagli, e molta altra gente forestiera, essendo le vie tutte spazzate e piene di mortella e d'alloro, e di sopra a ciascuna casa tese e parate le più belle gioie e drappi e ornamenti che avessono in casa. Il modo come fu coronato, e chi il coronò, furono gl'infrascritti: Sciarra de la Colonna, ch'era stato capitano di popolo, Buccio di Proresso, e Orsino... stati sanatori, e Pietro di Montenero cavaliere di Roma, tutti vestiti a drappi ad oro; e co' detti a coronarlo sì furono de' LII del popolo, e 'l prefetto di Roma sempre andandogli innanzi, come dice il titolo suo, ed era adestrato da' sopradetti IIII capitani, sanatori e cavaliere, e da Giacopo Savelli, e Tibaldo di Santo Stazio, e molti altri baroni di Roma; e tuttora si facea andare innanzi uno giudice di legge, il quale avea per istratto l'ordine dello 'mperio. E col detto ordine si guidò alla sua coronazione. E non trovando niuno difetto, fuori la benedizione e confermazione del papa, che non v'era, e del conte del palazzo di Laterano, il quale s'era cessato di Roma, che secondo l'ordine dello 'mperio il doveva tenere quando prende la cresima a l'altare maggiore di Santo Pietro, e ricevere la corona quando la si trae, si providde, innanzi si coronasse, di fare conte del detto titolo Castruccio detto duca di Lucca. E prima con grandissima sollecitudine il fece cavaliere cignendogli la spada colle sue mani, e dandogli la collata; e molti altri ne fece poi cavalieri pur toccandogli co la bacchetta dell'oro, e Castruccio ne fece in sua compagnia VII. E ciò fatto, si fece consecrare il detto Bavero come imperadore, in luogo del papa o de' suoi legati cardinali, a sismatici e scomunicati, al vescovo che fu di Vinegia nipote che fu del cardinale da Prato, e al vescovo d'Ellera; e per simile modo fu coronata la sua donna come imperadrice. E come il Bavero fu coronato, si fece leggere tre decreti imperiali, prima della cattolica fede, il secondo d'onorare e reverire i cherici, il terzo di conservare le ragioni de le vedove e pupilli, la quale ipocrita dissimulazione piacque molto a' Romani. E ciò fatto, fece dire la messa; e compiuta la detta solennitade, si partirono di Santo Pietro, e vennono nella piazza di Santa Maria dell'Ariacelo dov'era apparecchiato il mangiare; e per la molta e lunga solennità fue sera innanzi che si mangiasse; e la notte rimasono a dormire in Campidoglio. E la mattina apresso fece sanatore e suo luogotenente Castruccio duca di Lucca, e lasciollo in Campidoglio; ed egli e la moglie se n'andarono a San Giovanni Laterano. In questo modo fu coronato a imperadore e re de' Romani Lodovico detto Bavero per lo popolo di Roma, a grande dispetto e onta del papa e della Chiesa di Roma, non guardando niuna reverenza di santa Chiesa.

 

E nota che presunzione fu quella del detto dannato Bavero, che non troverrai per nulla cronica antica o novella che nullo imperadore cristiano mai si facesse coronare se non al papa o a suo legato, tutto fossono molto contradi della Chiesa, o prima o poi, se non questo Bavero; la qual cosa fu molto da maravigliare. Lasceremo alquanto di dire ora più del Bavero, faccendo alcuna incidenza, però che rimane in Roma per ordinare e fare maggiori e più maravigliose cose. Ma come egli fu coronato, sanza soggiorno se fosse andato colla sua gente verso il regno di Puglia, nullo ritegnodifensione v'avea, con tutto che 'l duca di Calavra fosse a la frontiera a l'Aquila con MD cavalieri, e guernito Rieti, e Cepperano, e ponte Corbolo, e San Germano di gente d'arme; ma il detto Bavero si trovò in Roma a la detta sua coronazione più di Vm cavalieri, tra Tedeschi e Latini, buona gente d'arme e volonterosi di battaglia; ma a cui Idio vuole male gli toglie il buono consiglio, e così avennellui, come inanzi nel suo processo faremo menzione.

 




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