LXVII
Come il
Bavero fece torre la signoria di Viterbo e il suo tesoro a Salvestro de' Gatti
che n'era signore.
Nel detto
anno MCCCXXVII, del mese di marzo, il Bavero, essendogli detto che 'l signore di
Viterbo avea grande tesoro di moneta, e egli di ciò molto bisognoso, mandò il
suo maliscalco e 'l cancelliere con M uomini a cavallo a la città di Viterbo, e
giunti nella terra, subitamente feciono pigliare Salvestro de' Gatti e 'l
figliuolo, ch'era signore di Viterbo, e quegli che gli avea data l'entrata de
la terra e la signoria, opponendogli che egli stava in trattato col re Ruberto
di dare a sua gente Viterbo, e fecelo martoriare per farlo confessare ove avea
suo tesoro; il quale confessato ch'era nella sagrestia de' frati minori, vi
mandaro, e vi trovarono XXXm fiorini d'oro; e quegli presi, con essi n'andarono
a Roma, menandone preso il detto Salvestro e 'l figliuolo; sì che il piccolo
tiranno dal maggiore fue sanza colpa di quel peccato degnamente pulito, e
toltagli la signoria de la terra, e il suo tesoro.
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