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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • LXVIII               Come il cancelliere di Roma si rubellò al Bavero.
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LXVIII

 

           

Come il cancelliere di Roma si rubellò al Bavero.

           

Nel detto anno, a XX di marzo, il cancelliere di Roma, ch'era nato degli Orsini, rubellò contra al Bavero la terra d'Asturi in su la marina, ch'era sua, e misevi le genti del re Ruberto, acciò che facessono guerra a Roma; per la qual cosa i Romani a furore corsono a disfare le case sue, e la bella e nobile torre ch'era sopra la Mercatantia a piè di Campidoglio, che si chiamava la torre del Cancelliere. E in questo tempo il Bavero fece in Roma una imposta di XXXm fiorini d'oro, per gran fame ch'avea di moneta; i Xm ne fece pagare a' Giudei, e gli altri Xm a' cherici di Roma, e gli altri a' laici romani; onde il popolo si turbò forte, perché non erano usati di così fatti incarichi, e attendeano dell'essere in Roma il Bavero avere grascia e non ispesa; per la qual cosa a' Romani cominciò a crescere la loro mala volontà e indegnazione contra il detto Bavero.

 




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