XCIII
Come la
gente del re Ruberto presono Alagna.
Nel detto
anno, a l'entrante di luglio, la gente del re Ruberto in quantità d'ottocento
cavalieri, ond'era capitano il dispoto di Romania nipote del detto re, e il
conte Novello di quegli del Balzo, presono e entrarono per forza ne la città
d'Alagna in Campagna col favore de' nipoti che furono di papa Bonifazio, e
cacciarne con battaglia tutti i seguaci del Bavero, il quale si facea chiamare
imperadore, onde fu grande favore al re Ruberto, e il contradio al detto
Bavero. Nel detto anno, a dì XVII di luglio, i Ghibellini de la Marca con
cavalieri d'Arezzo vennono in quantità di Vc cavalieri subitamente sopra la
città da Rimine, per condotta dell'arciprete de' Malatesti ribello di Rimine, e
presono i borghi, ma poi per forza ne furono cacciati con danno e con vergogna
di quegli usciti di Rimine. Nel detto anno e mese di luglio ne la città di
Vignone in Proenza, ove era la corte di Roma, fu grandissimo diluvio d'acqua
per crescimento di Rodano; che per diverse piogge cadute in Borgogna, e nevi
strutte a le montagne, il Rodano crebbe sì disordinatamente, che uscì de' suoi
termini, e infinito danno fece in Valdirodano, e in Vignone guastò più di M
case lungo la riva, e molte genti anegarono. Nel detto anno e mese di luglio
Alberghettino, che tenea Faenza, venne ad acordo e comandamento del papa, cioè
del legato del papa a Bologna.
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