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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CVII               Come il re Ruberto e 'l duca suo figliuolo mandarono inn-aiuto de' Fiorentini Vc cavalieri.
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CVII

 

           

Come il re Ruberto e 'l duca suo figliuolo mandarono inn-aiuto de' Fiorentini Vc cavalieri.

           

Nel detto anno, il d'Ognesanti, giunse in Firenze messer Beltramone del Balzo con Vc cavalieri, i quali il re Ruberto e 'l duca suo figliuolo mandò di Puglia al servigio de' Fiorentini e al suo soldo per contastare il Bavero; e ciò fu per sodisfare in parte la richesta ch'aveano fatta i Fiorentini di volere la persona del duca, sì come dovea venire a difendere la città di Firenze, dapoi che prendea CCm fiorini d'oro, com'era in patti. De la quale venuta de' cavalieri i Fiorentini furono altrettanto contenti come se fosse venuto il duca in persona, perciò che già rincrescea loro la sua signoria, e cercavano modo di non volergli dare l'anno i detti danari dapoi che non istava in Firenze personalmente; ma tosto si quetò la detta questione, come diremo apresso.

 




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