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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CXXII               Come gli Aretini ebbono il Borgo a Sansipolcro per assedio.
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CXXII

 

           

Come gli Aretini ebbono il Borgo a Sansipolcro per assedio.

           

Nel detto anno avendo i signori da Pietramala d'Arezzo impetrato dal Bavero titolo de la signoria d'Arezzo e de la Città di Castello, le quali teneano, e de la terra del Borgo a Sansipolcro, la quale non era sotto loro soggezione, volendola signoreggiare quegli del borgo, si misono a la difensione i Guelfi e' Ghibellini per essere liberi; onde i detti Tarlati signori da Pietramala co la forza degli Aretini e con loro amistà misono assedio con oste a la terra del Borgo a Sansipolcro, la quale era molto forte e di mura e de' fossi, e intorno a quella stettono più d'otto mesi ad assedio con più battifolli non avendo contasto niuno. Ben mandarono que' del borgo loro ambasciadori a' Fiorentini per darsi loro liberamente, se gli liberassono dell'asedio e gli difendessono dagli Aretini. Per gli Fiorentini si diliberò di non fare quella impresa per l'essere del Bavero, ch'allora era in Pisa, e perché il borgo era di lungi e fuori di nostre marce e impossibile a fornirlo. A la fine i borghigiani veggendosi abandonati dagli amici guelfi di Toscana, e certi de' migliori de la terra presi dagli Aretini in loro cavalcate, s'arrenderono agli Aretini sotto certi patti a l'uscita del mese di marzo, rimanendo la dominazione de la terra a' detti signori da Pietramala d'Arezzo.

 




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