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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CXXVII               Come il Bavero si partì di Pisa e andonne in Lombardia, e fece oste sopra Milano.
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CXXVII

 

           

Come il Bavero si partì di Pisa e andonne in Lombardia, e fece oste sopra Milano.

           

Nell'anno MCCCXXVIIII, a XI d'aprile, si partì di Pisa Lodovico di Baviera, il quale si facea chiamare imperadore, per andare in Lombardia, per cagione che' Visconti che teneano la signoria di Milano non gli rispondeano come volea, per la quistione già mossa contra a messer Marco, e perché 'l Bavero mostrava d'abattere lo stato de' figliuoli di Castruccio, i quali erano a setta co' detti Visconti. E partendosi il Bavero di Toscana, diede speranza a' suoi seguaci di Pisa e di Lucca e dell'altra Toscana di tosto ritornare, con tutto che a' Pisani paresse M anni la sua partita per le 'ncomportabili gravezze ricevute da·llui, e con poco suo onore o stato de' Pisani o de' Lucchesi; e lasciò in Pisa suo vicario messer Tarlatino d'Arezzo con VIc cavalieri tedeschi, e in Lucca Francesco Castracane Interminelli con IIIIc cavalieri. E giunto il detto Bavero in Lombardia, fece richiedere a parlamento a Marcheria tutti i tiranni e' grandi lombardi, i quali la maggiore parte vi furono, ciò fue messer Cane della Scala, e il signore di Mantova, e quello di Commo e di Chermona, salvo che non vi furono i Visconti di Milano. E tenuto parlamento infino a venerdì santo, a XXI d'aprile, si ordinò co' detti Lombardi di fare oste sopra Milano, per cagione che messer Azzo Visconti e' suoi nol voleano ubbidiredare la signoria libera di Milano, e sentiva che teneano trattato d'accordo col papa e colla Chiesa. E ciò fatto, si tornò a Chermona per ordinare la detta oste, e poco appresso, del mese di maggio, co la lega di Lombardia il detto Bavero andò sopra Milano con MM cavalieri e puosesi a Moncia, e ivi e nel contado di Milano stette più tempo guastando il paese; ma non v'aquistò terra niuna del contado di Milano, salvo ch'a l'uscita del mese di giugno, per via di trattati, con certi patti il Bavero ebbe la città di Pavia, e poi con sua gente si tornò a Chermona per le novitadi già cominciate ne la città di Parma e di Reggio e di Modana contro al legato e la Chiesa, come innanzi faremo menzione.

 




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