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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CLII               Come messer Gherardino Spinola signore di Lucca cavalcò con suo isforzo per fornire Montecatini, e nol poté fornire.
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CLII

 

           

Come messer Gherardino Spinola signore di Lucca cavalcò con suo isforzo per fornire Montecatini, e nol poté fornire.

           

Nel detto anno, a XXIII d'aprile, Ispinetta de' marchesi Malispina venne di Lombardia in Lucca con gente d'arme; per la qual cosa messer Gherardino Spinola signore di Lucca con sue masnade a cavallo e a piè e col detto Spinetta cavalcarono per fornire Montecatini, e presono la rocca uzzanese, e iv'entro due degli Obizzi usciti di Lucca e L fanti, che co·lloro erano per lo Comune di Firenze a la guardia di quella. Ma però non poterono fornire Montecatiniappressarsi ad esso, però che' Fiorentini aveano afforzato l'assedio e fatte per loro fosse e tagliate in verso la parte di Lucca, e volto in quelle il fiume de la Pescia e de la Borra; e tornarsi in Lucca con poco onore. E poi a II di maggio vegnente il detto messer Gherardino raunata più gente e avuto da' Pisani aiuto, come sono usati per adietro, con VIc cavalieri e IIIc balestrieri, fece ancora pugna di fornire Montecatini, e venne con sue genti infino a' palizzati e oste de' Fiorentini, e di ciò gli avenne come l'altra volta; e per simile modo, e per le dette fosse e tagliate, non vi poté apressare né quelle passare, perché nell'oste de' Fiorentini avea più di M cavalieri e popolo grandissimo. E nota lettore che da piè di Serravalle infino a Buggiano per gli Fiorentini era affossato e steccato e imbertescato spesso tutta la detta bastita, il campo e l'assedio de' Fiorentini con guardie per tutto, e i detti fossi pieni d'acqua e accozzati insieme, e messi in quegli il fiume della Nievola e quello della Borra; la quale bastita tenea più di sei miglia nel piano; e da la parte del monte tra le castelletta d'intorno e altri battifolli per gli poggi e tagliate fatte e barre di legname messi, dove stavano di e di notte guardie con grossa gente a piè, erano più di XII poste di battifolli, sì che di Montecatini non potea uscireentrare gentevittuaglia, se non quello che si prendeano in preda nelle pendici e circustanze del poggio. E girava la detta impresa e guardia de' Fiorentini da XIIII miglia; che fu tenuta grande cosa e ricca impresa a chi la vide, che fummo noi di quegli. Che certo la bastita e la cinta de' fossi e di steccati che si legge fece Giullo Cesare al castello d'Aliso in Borgogna, ch'ancora si vede il porpreso, non fu maggiore né così grande, come quello che' Fiorentini feciono intorno a Montecatini. Lasceremo alquanto de' fatti de' Fiorentini e dell'assedio di Montecatini per raccontare altre novità state in questi tempi inn-altri paesi, ritornando poi assai tosto a nostra materia, come i Fiorentini ebbono per fame il detto Montecatini.




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