CLVII
Come in
Firenze ebbe grande quistione di disfare Montecatini.
Ne la detta
punga e presa di Montecatini fu grande abbassamento de lo stato di messer
Gherardino signore di Lucca e de' Lucchesi, e esaltazione e grandezza de'
Fiorentini, sì come d'una grande vittoria. E preso Montecatini, in Firenze
n'ebbe grande quistione, e più consigli se ne tennono di disfarlo al tutto o di
lasciarlo in piede. A molti parea di disfarlo per iscemare spesa di guardia e
di guerra al Comune, e perpetuo segno e memoria di vendetta per la sconfitta
che' Fiorentini v'ebbono a piede per cagione di quello, l'anno MCCCXV, da
Uguiccione da Faggiuola e Pisani e Lucchesi, come adietro facemmo menzione.
Altri consigliarono che non si disfacesse, però che' Montecatinesi erano
naturalmente Guelfi e amatori del Comune di Firenze, e per novello e per
antico: ricordandosi che al tempo che gli usciti guelfi di Firenze furono
cacciati di Lucca per la forza del re Manfredi e de' Ghibellini di Toscana,
come in questa cronica al detto tempo si fece menzione, nulla terra di Toscana,
città, o castello gli volle ritenere, altro che quegli di Montecatini, ch'al
tutto a·lloro si profersono e si vollono dare, per la qual cosa mai non furono
amici de' Lucchesi, ma gli perseguirono infino che gli ebbono messi per forza
sotto loro soggezzione, che prima erano esenti, e comunità per loro. Per questa
cagione, e ancora perché nonn-era finita la guerra da' Fiorentini a' Lucchesi,
e Montecatini è una forte terra e grande frontiera, e quasi in corpo del
contado di Lucca, per potere fare guerra a Lucca si diliberò di lasciarlo in
piede, e rimisonvisi i Guelfi usciti, e giurarono la fedeltà perpetua del
Comune di Firenze, e promisono le fazzioni reali e personali sì come propia
terra del contado di Firenze, e sempre per la festa di santo Giovanni di giugno
offerere in Firenze a la sua chiesa uno ricco cero co la figura del detto
castello; e' Fiorentini gli presono a loro guardia e libertà e difensione, come
a·lloro amati suditi. E nota che 'l detto nome di Montecatino si è Monte
Catellino, però che Catellina uscito di Roma di prima il puose per sua fortezza,
e là si ridusse quando uscì di Fiesole, innanzi che da' Romani fosse sconfitto
nel piano di Picceno, detto oggi Peteccio, assai ivi di presso vicino. E questo
troviamo per autentica cronica; ma per lo scorso e corrotto volgare è mutato il
nome di Catellino in Catino; e nonn-è da maravigliare se quello sito hae avute
molte mutazioni e battaglie, però che di certo è de le reliquie di Catellina.
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