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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CLXXIX               Come la città di Firenze fu lungamente interdetta.
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CLXXIX

 

           

Come la città di Firenze fu lungamente interdetta.

           

Nel detto anno, a X di maggio MCCCXXXI, il legato di Toscana mise lo 'nterdetto a la città di Firenze per cagione ch'egli avea impetrata dal papa a sua mensa la pieve di Santa Maria in Pineta che vacava, al modo ch'avea fatta la Badia di Firenze, de la quale pieve erano padroni la casa de' Bondelmonti, e a·lloro stanza, e perché pareva a' cittadini che 'l detto legato volesse occupare tutti i buoni benifici di Firenze, e ancora quello benificio preso a inganno contro a' Bondelmonti, per la qual cosa non gli lasciarono avere la rendita né' frutti di quella pieve; e innanzi ne sostennono lo 'nterdetto XVIIII mesi, con grande sconcio e fatica de' cittadini in ogni atto spirituale, tanto che i detti Bondelmonti s'accordarono col legato, per la qual cosa i detti Bondelmonti molto furono obbrigati al popolo di Firenze.

 




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