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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CLXXXV               Come i Fiorentini presono la signoria di Pistoia.
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CLXXXV

 

           

Come i Fiorentini presono la signoria di Pistoia.

           

Nel detto anno, il seguente la festa di sa·Iacopo, essendo in Pistoia in grande sospetto e gelosia della signoria della terra, che parte de' cittadini ch'amavano di ben vivere, voleano la signoria de' Fiorentini, e parte voleano rimanere liberi; i Fiorentini avendo ciò sentito, di que' per lo detto sospetto mandata di loro gente in Pistoia, in quantità di Vc cavalieri e MD pedoni, e' feciono correre la terra gridando: “Vivano i Fiorentini!”, sanza fare nulla ruberia né altro malificio. Per la qual cosa i Pistolesi per solenne consiglio, non potendo altro, diedono la signoria al Comune e popolo di Firenze per uno anno; e riformata la terra ne mandarono fuori più di C confinati, e gran parte di Guelfi ritornarono in Pistoia, che' più erano contradi a la signoria de' Fiorentini, per volere tiranneggiare la terra, e torre lo stato a' cavalieri de' Panciatichi e Muli e Gualfreducci ghibellini, fatti cavalieri per lo popolo di Firenze, e a·lloro seguaci, parendo loro che i Fiorentini gli mantenessono in maggiore stato per le promesse fatte, che non parea agl'ingrati Guelfi rimessi in Pistoia per gli Fiorentini. E poi appresso, innanzi che fosse mezzo l'anno, parendo a' Pistolesi che' Fiorentini gli trattassono benignamente, e manteneangli in pacefico stato e sanza gravezze, di loro buona volontà feciono sindachi due di loro anziani, e mandargli a Firenze a dare la guardia e signoria della terra liberamente a' Fiorentini per due anni, oltre a la prima dazione; e' Fiorentini la presono e solennemente l'ordinarono, eleggendo loro le podestadi forestieri di VI in VI mesi, e uno capitano della guardia grande popolano di Firenze di tre in tre mesi, con VI cavagli e L fanti, e uno conservadore di pace forestiere con X cavagli e C fanti, e la podestà di Serravalle e due castellani de le rocche fiorentini. E in Firenze elessono XII buoni popolani di tre in tre mesi, a cui diedono piena balìa della governazione di Pistoia, e delle riformazioni delle signorie co' priori di Firenze insieme, e ciò fu in mezzo gennaio; e poi all'uscita del febbraio seguente i Fiorentini vi feciono cominciare uno bello e forte castello da la parte de la terra di verso Firenze per più sicurtà della terra, il quale si compié, e misonvi guardie e castellani con C fanti alle spese de' Pistolesi; e oltre a·cciò CCC fanti a la guardia de la terra.

 




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