Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro undecimo
      • CXCVIII               Come i Bolognesi si diedono liberamente a la Chiesa, e come il legato fece uno castello in Bologna.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

CXCVIII

 

           

Come i Bolognesi si diedono liberamente a la Chiesa, e come il legato fece uno castello in Bologna.

           

Nel detto anno, a X di gennaio, per procaccio e segacità del legato di Lombardia che dimorava in Bologna, fece tanto che i Bolognesi si diedono per loro solenni consigli a perpetuo privileggiati e liberi sanza alcuno patto o salvo al papa e a la Chiesa di Roma, promettendo loro, e con simulate lettere di papa Giovanni, che infra uno anno il papa co la corte verrebbe a stare in Bologna; e sotto questo inganno cominciò a fare fare uno forte e magno castello in Bologna alla fine del loro prato in su le mura, dicendo che ciò facea per l'abituro del papa, ordinandolo a ogni atto d'abituro nobilementecciò. E per sé fece fare quasi un altro compreso di castello più infra la terra, pigliando più case di cittadini, dicendo l'abiterebbe egli venuto il papa. E fece segnare tutte le liveree dove dovessono abitare tutti gli altri cardinali. E tutto ciò fu fatto ad arte e simulatamente per fare la detta fortezza per meglio dominare i Bolognesi. I Bolognesi per lo vantaggio che s'aspettavano vegnendo in Bologna la corte, che tutti speravano d'essere ricchi, si lasciarono ingannare, e assentirono che si facessono la detta fortezza e castello in Bologna, e mandarono loro solenni ambasciadori de' maggiori cittadini e sindachi apo Vignone al papa, dandogli per solenne obbrigagione liberamente la signoria, e pregandolo da parte del loro Comune l'avacciamento della sua venuta alla sua città di Bologna. I quali ambasciadori e sindachi dal papa furono ricevuti graziosamente, e accettata per la Chiesa la loro obrigagione, promettendo loro più volte il papa in piuvichi concestori di venire infra l'anno a Bologna fermamente. La quale promessa fu disimulata e infinta, e non s'attenne per lo papa, onde fu ripreso da tutti i Cristiani che 'l seppono, che già promessa di papa non dee essere mendace sanza necessaria cagione, la quale non fu in lui. Ma la divina providenza non dimette la giustizia della sua pulizione a chi manca fede e con frode e inganno; che poco tempo apresso il sopradetto legato compiuto il detto castello, e quando più groliava e trionfava, la sua oste fu sconfitta a Ferrara, e i Bolognesi si rubellarono da la Chiesa, e lui cacciarono di Bologna, e il detto castello tutto disfeciono e abatterono, come innanzi faremo menzione.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License