CCVIII
Come
l'oste de' marchesi da Ferrara fu sconfitta dal figliuolo del re Giovanni a San
Filice.
Nel detto
anno, essendo a oste la gente de' marchesi da Ferrara coll'aiuto della lega di
Lombardia in quantità di MC cavalieri e popolo assai sopra il castello di San
Filice nel contado di Modona, della quale oste era capitano messer Giovanni da
Campo Sampiero di Padova, e avendo il detto castello molto stretto con
battifolli, Carlo figliuolo del re Giovanni si partì di Parma con sua gente, e
venne a Modona per soccorrere il detto castello, e il legato da Bologna mandò
la sua cavalleria intorno di VIIIc cavalieri alle frontiere di Modona,
comandando loro che a richiesta del detto Carlo fossono contra i marchesi. Il
detto Carlo avendo novelle come l'oste de' marchesi era molto sparta e male
ordinata, come franco duca, sanza attendere l'aiuto dalla gente del legato, ma
tuttora gliene crebbe vigore e baldanza, uscì di Modona con VIIIIc cavalieri
molto buona cavalleria e con tutto il popolo di Modona; e giunto all'oste de'
nimici subitamente gli assalì, e durò la battaglia dalla nona infino passato
vespro molto ritenuta. A la fine la gente de·re Giovanni ebbono la vittoria, e
di que' della lega de' Lombardi vi rimasono tra morti e presi più di Vc
cavalieri e popolo assai; e rimasevi preso il detto messer Giovanni e molti
conostaboli; e ciò fu a dì XXV di novembre del detto anno; onde montò molto la
grandezza del re Giovanni, e ancora i·legato ne prese vigore; e perché disamava
i marchesi, perché liberamente non gli vollono dare la signoria di Ferrara, e
incontanente fece loro muovere guerra, e ardere la villa di Consandoli; e'
marchesi, tutto fossono sconfitti, corsono in sul bolognese, e arsono la villa
di Cierie.
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