V
Come
falliro le triegue, e ricominciossi guerra dalla lega al legato, e le terre che
tenea il re Giovanni.
Nel detto
anno, per calen gennaio, fallendo le triegue da la gente del re Giovanni e del
legato a la nostra lega, si fece per li collegati uno parlamento a Lierci, per
consigliare se fosse da seguire le triegue o ricominciare la guerra.
Acordavansi i collegati al prolungare le triegue, salvo messer Mastino e 'l
Comune di Firenze; e questo si fece per lo migliore per non lasciare prendere
forza al legato e al re Giovanni; e ordinaro si rincominciasse la guerra, e
confermarono in quello parlamento la divisa del conquisto per lo modo detto,
cioè che 'l segnore di Milano avesse Cremona, e messer Mastino Parma, e que' da
Mantova Reggio, e' marchesi Modona, e' Fiorentini Lucca. Per la qual cosa que'
da Milano cavalcaro sopra la città di Piagenza; e quelli di Verona e di Mantova
sopra Parma e Reggio; e' marchesi da Ferrara sopra Modona; e la nostra gente
ch'erano in Valdinievole corsono sopra Buggiano. E poi, a dì VIII di gennaio,
quelli di Lucca corsono sopra Ficecchio e Santa Croce, e levaro grande preda di
bestie grosse, e rincominciossi la guerra. E poi, a dì XXIII del mese di
febbraio apresso, essendo cavalcati IIIIc cavalieri di quelli della lega di
Lombardia sopra Parma e Reggio, furono sconfitti presso al castello di
Correggio da quelli di Parma e da la gente del legato, e rimasevi preso Ettor
de' conti da Panago e più altri conostabili.
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