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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro dodecimo
      • VIII               Come la lega di Lombardia ebbe Chermona, ed altre novità ch'avennero per quella in Lombardia e in Toscana.
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VIII

 

           

Come la lega di Lombardia ebbe Chermona, ed altre novità ch'avennero per quella in Lombardia e in Toscana.

           

Nell'anno MCCCXXXIIII, del mese d'aprile, l'oste della lega di Lombardia co' loro segnori, in quantità di IIIm cavalieri, furo sopra la città di Chermona. E poi in calen di maggio patteggiòe il segnore di Chermona di rendere la terra al segnore di Milano, com'erano le convenenze giurate della lega con certi patti e ordini, intra gli altri che·sse per lo re Giovanni, a cui s'erano dati, non fossero soccorsi con oste campale infino a mezzo luglio, darebbono la terra per lo modo patteggiato, e così feciono, però che 'l soccorso non fu fatto; però che il re Giovanni e 'l figliuolo erano partiti di Lombardia, e la sua gente non era possente a resistere a la forza della lega. Infra questo tempo, all'uscita di maggio, la detta oste venne sopra la città di Reggio e poi sopra Modana, e guastarle d'intorno. E poi volendo andare sopra la città di Parma e porrervi l'assedio, essendo già tra Reggio e Parma, avenne per ordine fatto, e ordinato infino in corte di papa per lo cardinale dal Poggetto in qua dietro legato in Lombardia, onde si spendea, e fatto era diposito di Lm fiorini d'oro per dare a' conestaboli tedeschi della bassa Magna, i quali doveano prendere messer Mastino della Scala principalmente e li altri segnori, e cominciare la zuffa ne l'oste, com'era ordinato per fornire loro tradimento. La quale cosa fue revelata a messer Mastino per uno suo antico conestabole ch'era di quella giura; per la qual cosa il tradimento non venne fatto, e furonne alquanti presi e guasti, e partirsi de l'oste XXVII bandiere de' detti Tedeschi, e andarne in Parma; onde l'oste fue tutta scerrata, e que' tiranni e segnori si tornarolloro terre con grande sospetto e paura di loro persone di non esere o presi o morti da' loro soldati; e ciò fu a VII di giugno del detto anno. Per la detta cavalcata de la lega di Lombardia, com'era ordinato, messer Beltramone dal Balzo capitano di guerra de' Fiorentini con VIIIc cavalieri cavalcò sopra 'l contado di Lucca, e guastò Buggiano e Pescia con intendimento d'andare infino a Lucca; e dovevavisi fermare l'oste, e crescervi gente a cavallo e a piede per li Fiorentini; e la lega di Lombardia ferma a Parma doveano mandare a la detta oste di Lucca inn-aiuto de' Fiorentini Vc cavalieri. Ma le genti ordinano le cose, e Dio le dispone: che per la detta novità de' Tedeschi fatta in Lombardia ogni ordine de l'assedio di Parma e di Lucca tornò in vano, e la nostra gente d'arme col capitano si tornò in Pistoia.

 




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