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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro dodecimo
      • XXIX               D'una armata che 'l re Ruberto fece sopra Cicilia.
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XXIX

 

           

D'una armata che 'l re Ruberto fece sopra Cicilia.

           

Nel detto anno, a XIII di giugno, partiti del porto de la città di Napoli una armata di LX galee e più altri legni che il re Ruberto mandòe sopra l'isola di Cicilia con M cavalieri, onde fu capitano il conte Curiliano di Calavra e il conte di Chiermonte rubello di quello di Cicilia. E i Fiorentini li mandaro aiuto al re per quella armata C cavalieri; di più non potero servire il re per la gente de' Fiorentini ch'era in Lombardia in servigio della lega, e sopra la città di Lucca e al servigio di Perugini, come adietro è detto. La detta armata stettono in su l'isola di Cicilia il luglio e l'agosto faccendo grande danno, ma nulla terra murata v'acquistaro, però che e' parenti e' fedeli del conte di Chiermonte non li rispuosono come aveano promesso; e chi disse che 'l detto conte non volle perché il re no·lli fece quello onore quando venne a·llui, come si credette, e per animo imperiale; e a ciò diamo fede, che tornata la detta armata a Napoli, il detto conte si partì dal re e andonne in Alamagna al Bavero, e poi tornò al servigio di messer Mastino della Scala, onde s'era mosso.

 




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