XLVII
Come papa
Benedetto determinò l'oppinione di papa Giovanni suo anticessoro de la visione
dell'anime beate.
Nel detto
anno, essendo per papa Benedetto tenuti più consistori con suoi cardinali apo
Vignone, e con molti maestri in divinità fatta per più tempo solenne
esaminazione sopra l'oppinione di papa Giovanni de la visione dell'anime beate,
se dopo il dì giudicio crescerebbe loro beatitudine o no, onde in qua dietro in
più capitoli è fatta per noi memoria sopra la detta questione; e spezialmente
per la dechiarazione che ultimamente avea fatta papa Giovanni a la sua fine;
patendo al papa e agli altri maestri che in quella parte ove conchiuse che
l'anime beate vedeano la divina essenzia faccia a faccia chiaramente, in quanto
lo stato e la condizione de l'anima partita dal corpo comporta, non fosse
perfettamente dichiarato, ma lasciato ancora in nube il detto oppinione, sì 'l
volle dichiarare. E dì XXVIIII di gennaio per lo detto papa in piuvico
consistoro fu determinata e dato fine e silenzio santamente a la detta
questione, cioè che la gloria de' beati è perfetta, e come i santi sono in vita
etterna e veggono la beata speme de la Trinità; e che dopo il giudicio la detta
gloria sarebbe istensiva ne l'anima e nel corpo, ma però non crescerebbe a
l'anima sensivamente più che si fosse prima nell'anime beate. E sopra ciò fece
decreto che chi altro credesse fosse eretico. Lasceremo de la detta materia,
che assai n'è detto, e torneremo a nostri fatti di Firenze.
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