LXVIII
Come in
questo anno aparirono in cielo due stelle comete.
Nel detto
anno, all'entrata di giugno, aparve in cielo la stella comata chiamata Ascone,
con grande chioma, cominciandosi quasi a vista sotto la tramontana quasi nella regione
del segno del Tauro, durando più di IIII mesi atraversando l'emisperio insino
al mezzogiorno, e·llà ebbe fine. E poi apresso, inanzi che quella venisse meno,
n'aparve un'altra nella regione del segno del Cancro chiamata Rosa, e durò da
due mesi. Queste stelle comate non sono stelle fisse, benché stelle paiano co'
raggi, o chiome, o nubolose; ma dicono i filosofi e astrolagi che·cciò sono
vapori secchi, e talori misti, che·ssi criano entro l'aria del fuoco sotto il
cielo della luna per grandi congiunzioni de' corpi celesti, ciò sono le
pianete; e sonne di nove maniere, quale per la potenza di Saturno, e quale di
Giove o di Marte, e così degli altri, e tali miste di due pianete o più. Ma
quale si sieno, ciascuna è segno di futura novità al secolo, il più in male, e
talora segno di morte di grandi re e signori, o tramutagioni di regni e di
genti, e massimamente nel crimato del pianeto che·ll'ha criata, dove stende sua
signoria; ma·lle più significano male, cioè fame e mortalità, e altri grandi
accidenti e mutazioni di secoli; e queste pure significarono grandi cose e
novità, come leggendo poco apresso si potrà vedere per buono intenditore e
discreto.
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