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Del podere
ed entrata ch'avea il Comune di Firenze in questi tempi.
Acciò che'
nostri discendenti possano comprendere lo stato ch'avea il nostro Comune di
Firenze in questi tempi, e come si fornì lo spendio della detta guerra del
Mastino, la quale volea il mese il meno XXVm di fiorini d'oro ch'andavano a
Vinegia, sanza le spese oportune che bisognavano di qua al nostro Comune,
che·lle più volte sanza quelli di Lombardia avea a soldo M cavalieri, sanza la
guardia delle terre e castella si teneno, in brieve il narreremo apresso del
podere del nostro Comune, l'entrata e così l'uscita, e messioni del Comune,
dall'anno MCCCXXXVI al MCCCXXXVIII, che durò la guerra da·nnoi e meser Mastino.
Il Comune di Firenze in questi tempi signoreggiava la città d'Arezzo e 'l suo
contado, e Pistoia e 'l suo contado, Colle di Valdelsa e·lla sua corte, e in
ciascuna di queste terre avea fatto fare un castello, e tenea XVIIII castella
murate del distretto e contado di Lucca, e del nostro contado e distretto XLVI
castella forti e murate, sanza quelle de' propii cittadini, e più terre e
villate sanza mura, ch'erano grandissima quantità.
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