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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro dodecimo
      • XCVI               Come i Romani feciono pace intra·lloro e popolo, e mandarono a Firenze per avere leggi.
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XCVI

 

           

Come i Romani feciono pace intra·lloro e popolo, e mandarono a Firenze per avere leggi.

           

Nel detto anno, in calen di novembre, i Romani per certe revelazioni di sante persone, e fu quasi spirazione divina, si convertirono a pace generale i noboli insieme e' popolani, dimettendo per l'amore d'Iddio l'offensioni l'uno all'altro, che·ffu una mirabile cosa. E poi l'agosto vegnente feciono popolo, e mandarono loro ambasciadori a Fiorenza a pregare il nostro Comune, che mandassono loro gli ordini della giustizia, che·ssono sopra i grandi e possenti in difensione de' popolani e meno possenti, e altri buoni ordini che·nnoi avemo. Il Comune di Firenze mandaro a Roma loro ambasciadori co' detti ordini, i quali da' Romani furono onoratamente ricevuti e graditi. E nota come si mutano le condizionilli stati del secolo, che' Romani che anticamente feciono la città di Fiorenza e diedolle le loro leggi, in questi nostri tempi mandaro per le leggi a' Fiorentini.

 




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