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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro dodecimo
      • CII               Come la città di Genova e quella di Saona feciono popolo e chiamarono dogio.
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CII

 

           

Come la città di Genova e quella di Saona feciono popolo e chiamarono dogio.

           

Nel detto anno MCCCXXXVIIII, a XVIIII di settembre, quelli della città di Saona feciono popolo, e tolsono le due castella ch'erano nella terra a quelli di casa Doria e di Spinoli di Genova che·lle teneano, e cacciarline fuori. E poi tre apresso i cittadini di Genova si levaro a romore e dispuosono i capitani, ch'era l'uno delli Spinolill'altro Doria, e cacciarono della terra loro e' loro consorti e altri possenti; e feciono popolo, e chiamarono dogio al modo di Viniziani uno Simone di Boccanegra de' mediani del popolo. Questo dogio fu franco e valentre. E poi l'anno apresso, per cospirazione di certi grandi fatta contro a·llui, fece prendere e tagliare il capo a due delli Spinoli e a più altri loro seguaci. E·ffu aspro in giustizia, e spense i corsali di Genova e della riviera, tuttora ritenendo la sua signoria a parte ghibellina, e tenendo in mare più galee armate per lo Comune a guardia della riviera.

 




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