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Giovanni Villani
Nuova cronica

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  • Tomo primo
    • Libro primo
      • XXXIV     Come Metello e Fiorino sconfissono i Fiesolani in su la riva d'Arno.
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XXXIV

 

 

Come Metello e Fiorino sconfissono i Fiesolani in su la riva d'Arno.

 

Metello la notte vegnente ordinò e comandò che parte della sua gente di lungi dall'oste de' Fiesolani passassono il fiume d'Arno, e si riponessono in aguato tra la città di Fiesole e l'oste de' Fiesolani, e di quella gente fece capitano Fiorino, nobile cittadino di Roma della schiatta..., il quale era suo pretore, ch'è tanto a dire come mariscalco di sua oste; e Fiorino, come per lo consolo fu comandato, così fece. La mattina, al fare del giorno, Metello armato con tutta sua gente, passando il fiume d'Arno, cominciò la battaglia a' Fiesolani, e' Fiesolani difendendo vigorosamente il passo del fiume, e nel fiume d'Arno sosteneano la battaglia. Fiorino, il quale era colla sua gente nell'aguato, come vide cominciata la battaglia, uscì francamente al di dietro al dosso de' Fiesolani che nel fiume combatteano con Metello. I Fiesolani, isproveduti dell'aguato, veggendosi subitamente assaliti per Fiorino di dietro e da Metello dinanzi, isbigottiti gittarono l'armi e fuggiro sconfitti verso la città di Fiesole, onde molti di loro furono morti e presi.

 




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