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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro tredecimo
      • LXXVIII               Come Carlo re di Buem fu confermato per lo papa e per la Chiesa a esere imperadore, e come prese la prima corona.
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LXXVIII

 

           

Come Carlo re di Buem fu confermato per lo papa e per la Chiesa a esere imperadore, e come prese la prima corona.

           

Nel detto anno MCCCXLVI a Vignone, ov'era il papa colla corte, essendovi venuti ambasciadori di Carlo re di Buem colla sua confermagione della lezione dello 'mperio fatta di lui, come adietro facemmo menzione, il papa a priego e stanza del re di Francia, e per abattere il titolo dello 'mperio del Bavero, sì confermò a essere degno imperadore il detto Carlo con autorità di santa Chiesa, commendandolo il papa di molte virtudi in suo sermone in piuvico consistoro, ove furono tutti i cardinali vescovi e prelati ch'erano in corte, e tutti i cortigiani che vi vollono essere, promettendogli ogni aiuto e favore alla sua dignità che·ssi potesse per santa Chiesa, e dandoli licenza che·ssi potesse coronare della prima corona inn-Alamagna, ov'elli volesse, e per quale vescovo o arcivescovo ch'a·llui piacesse, nonistante il luogo consueto d'Asia la Cappella, o coronare per l'arcivescovo di Cologna; e ciò fu a dì VI di novembre gli anni MCCCXLVI. Il detto Carlo avuta dal papa la sua confermagione, sanza indugio, non potendosi coronare ad Asia la Cappella per la forza del Bavero e de' suoi amici ch'era in quello paese ragunato con forza d'arme per contastarlo, sì·ssi fece coronare a una terra che·ssi chiama Bona presso di Cologna, in forza di lui e di suoi amici, non tenendo tre dì campo in arme, come dice ed è consueto per dicreto; e·cciò fu il dì di santa Caterina, dì XXV di novembre MCCCXLVI. E pochi signori e baroni d'Alamagna furono alla sua coronazione, però che·lla maggiore parte tenieno con Lodovico di Baviera chiamato Bavero. Lasceremo alquanto delle novità di là da' monti e del nuovo imperio, infino che luogo e tempo sarà, e torneremo a dire di fatti di Firenze e di nostro paese che furono in que' tempi.

 




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