Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro terzo
      • XXI     Come la città di Firenze istette guasta e disfatta CCCL anni.
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

XXI

 

 

Come la città di Firenze istette guasta e disfatta CCCL anni.

 

Dopo la distruzione della città di Firenze fatta per Totile Flagellum Dei, come adietro è fatta menzione, stette così disfatta e diserta intorno di CCCL anni per lo male stato di Roma e dello 'mperio, il quale prima da' Gotti e Vandoli, e poi da' Longobardi e Greci e Saracini e Ungari fue perseguitato e abassato, come adietro è fatta menzione. Ben v'avea ov'era stata Firenze alcuno borgo e abitanti intorno al Duomo di Santo Giovanni, per cagione che' Fiesolani vi faceano mercato un dì della settimana, e chiamavavi Campo Marti per l'antico nome, però che prima sempre da' Fiesolani era loro mercato, e così chiamato anzi che Firenze si facesse. Avenne per più volte, infra 'l detto tempo che la città era guasta e disfatta, che que' cotanti abitanti de' borghi e del mercato, coll'aiuto di certi nobili del contado che anticamente erano stati stratti de' Fiorentini primi cittadini, e di quegli di villaggi intorno, vollero più volte richiudere de' fossi e di steccati alcuna parte della città intorno al Duomo; ma per quegli della città di Fiesole, e col loro aiuto i conti da Mangone, e di Montecarelli, e da Certaldo, e di Capraia, ch'erano tutti d'uno lignaggio co' conti da Santa Fiore stratti di Lungobardi, si mettevano a riparo e contasto, e non lasciavano rifare; ma quello che·ssi facea, per forza, vegnendo armati e possenti, il faceano abattere e disfare, sicché per questa cagione, per l'aversitadi ch'aveano i Romani, siccome adietro è fatta menzione, e perché i Fiesolani sempre si tennono co' Gotti, e poi co' Longobardi, e con tutti i ribelli e nemici dello 'mperio di Roma e di santa Chiesa, e erano per la loro forza sì possenti e grandi che non n'aveano contasto da niuno loro vicino, non sofferieno che·lla città di Firenze si rifacesse; e per questo modo stette lungo tempo, infino che Dio puose fine all'aversità della città di Firenze, e recolla a salute della sua reparazione, come per noi si tratterà nel seguente capitolo, e quarto libro.


 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License