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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro nono
      • XXXVIII               Come si cominciò parte nera e bianca prima nella città di Pistoia.
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XXXVIII

 

           

Come si cominciò parte nera e bianca prima nella città di Pistoia.

           

In questi tempi essendo la città di Pistoia in felice e grande e buono stato secondo il suo essere, e intra gli altri cittadini v'avea uno lignaggio di nobili e possenti che si chiamavano i Cancellieri, non però di grande antichità, nati d'uno ser Cancelliere, il quale fu mercatante e guadagnò moneta assai, e di due mogli ebbe più figliuoli, i quali per la loro ricchezza tutti furono cavalieri, e uomini di valore e da bene; e di loro nacquero molti figliuoli e nipoti, sì che in questo tempo erano più di C uomini d'arme, ricchi e possenti e di grande affare, sicché non solamente i maggiori di Pistoia, ma de' più possenti legnaggi di Toscana. Nacque tra·lloro per la soperchia grassezza, e per susidio del diavolo, isdegno e nimistà tra 'l lato di quelli ch'erano nati d'una donna a quelli dell'altra; e l'una parte si puosono nome i Cancellieri neri, e l'altra i bianchi. E crebbe tanto che si fedirono insieme, non però di cosa innorma, e fedito uno di que' del lato de' cancellieri bianchi, que' del lato de' Cancellieri neri per avere pace e concordia co·lloro mandarono quegli ch'avea fatta l'offesa a la misericordia di coloro che·ll'aveano ricevuta, che ne prendessono l'amenda e vendetta a·lloro volontà; i quali del lato de' Cancellieri bianchi ingrati e superbi, non avendo in loro pietà né carità, la mano dal braccio tagliaro in su una mangiatoia a quegli ch'era venuto a la misericordia. Per lo quale cominciamento e peccato non solamente si divise la casa de' Cancellieri, ma più micidi ne nacquero tra·lloro, e tutta la città di Pistoia se ne divise, che l'uno tenea coll'una parte e l'altro coll'altra, e chiamavansi parte bianca e nera, dimenticata tra·lloro parte guelfa e ghibellina; e più battaglie cittadine, con molti pericoli e micidi, ne nacquero e furono in Pistoia; e non solamente in Pistoia, ma poi la città di Firenze e tutta Italia contaminaro le dette parti, come innanzi potrete intendere e sapere. I Fiorentini per tema che per le dette parti di Pistoia non surgesse rubellazione de la terra a sconcio di parte guelfa, s'intramisono d'aconciargli insieme, e presono la signoria della terra, e l'una parte e l'altra de' Cancellieri trassono di Pistoia, e mandarono a' confini in Firenze. La parte de' Neri si ridussono a casa de' Frescobaldi Oltrarno, e la parte de' Bianchi si ridussono a casa i Cerchi nel Garbo, per parentadi ch'aveano tra·lloro. Ma come l'una pecora malata corrompe tutta la greggia, così questo maladetto seme uscito di Pistoia, istando in Firenze corruppono tutti i Fiorentini e partiro, che prima tutte le schiatte e' casati de' nobili, l'una parte tenea e favorava l'una parte, e gli altri l'altra, e appresso tutti i popolari. Per la qual cosa e gara cominciata, non che i Cancellieri per gli Fiorentini si racconciassono insieme, ma i Fiorentini per loro furono divisi e partiti, multiplicando di male in peggio, come seguirà appresso il nostro trattato.

 




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