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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro nono
      • LI               Come si cominciò la compagna di Romania.
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LI

 

           

Come si cominciò la compagna di Romania.

           

Nel detto anno MCCCII, partito messer Carlo di Cicilia e rimasa l'isola in pace, una grande gente di soldati catalani, genovesi, e altri italiani istati in Cicilia a la detta guerra per l'una parte e per l'altra, si partirono di Cicilia con XX galee e altri legni, onde feciono loro capitano uno frate Ruggieri dell'ordine de' Tempieri, uomo dissoluto, e di sangue, e crudele, e passarono in Romania per conquistare terra, e puosonsi nel reame di Salome e quello distrussono, e guastarono la Grecia infino in Gostantinopoli, e crescendo il loro podere d'ogni colletta di gente latina, fuggitivi, dissoluti, e paterini, e d'ogni setta scacciati, vivendo illibitamente fuori d'ogni legge, si chiamaro la Compagna, stando e vivendo in corso e in guerra a la roba d'ogni uomo; e ciò ch'aquistavano era comune, distruggendo e rubando ciò che trovavano, sanza ritenere città, o castella, o casale che prendessono, ma quelle rubate ardendo e guastando. E così durò la detta dissoluta compagna più di XII anni, uccidendo più loro signori, e rimutandoli in poco tempo chi più avea séguito o podere. A la fine tornaro sopra le terre del dispoto, cioè il reame di Macedonia, e quelle distrussono; e poi ne vennero nel ducato d'Atena, e rubellarsi dal conte di Brenna ch'era duca d'Atena, e loro capitano e signore, e per quistioni da·llui a·lloro si combatterono insieme, e sconfissono il detto duca loro signore, e a·llui tagliarono la testa, e presono le terre sue, e di quelle della Morea; e quegli signoraggi tra·lloro si partirono; e disabitarono e distrussono gli antichi fii de' Franceschi, che que' signoraggi teneano, e le loro donne e figliuole che a·lloro piacquero ritennero e le presono per mogli, e rimasono abitanti e paesani della terra. E così le delizie de' Latini, acquistate anticamente per gli Franceschi, i quali erano i più morbidi e meglio stanti che in nullo paese del mondo, per così dissoluta gente furono distrutte e guaste. Lasceremo de' fatti di Romania e di Cicilia, e torneremo a le novità che sursono in Firenze e in Toscana per la cacciata de' Bianchi di Firenze.

 




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