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Giovanni Villani Nuova cronica IntraText CT - Lettura del testo |
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LXVII
Della lezione che fu fatta in Alamagna di due imperadori, l'uno il dogi di Baviera, e l'altro quello d'Osteric.
Nel detto anno MCCCXIIII per li prencipi de la Magna fu fatta lezione di due re de la Magna. L'uno fu il fratello del dogi di Baviera chiamato Lodovico, uomo valoroso e franco. Questi ebbe più boci, ciò fu quella dell'arcivescovo di Maganza e di quello di Trievi, e quella del re Giovanni di Buemmia e del dogio di Sassogna, e quella del marchese di Brandimborgo. Federigo d'Osteric ebbe quella dell'arcivescovo di Cologna e quella del dogio di Baviera nimico del fratello. Queste ebbe certe, e ebbe quella del dogio di Chiarentana, il quale dicea dovea essere re di Boemmia di ragione, perch'avea per moglie la prima figliuola di Vincislao reda. E ebbe la boce d'uno de' marchesi di Brandimborgo, che dicea ch'era di ragione marchese, ma non possedea. Ma Lodovico più presso era di ragione imperadore, se non che 'l dogio di Baviera suo fratello per promessione fatta diè la sua boce co' detti altri lettori a Federigo dogio d'Osteric, de la quale isvariata lezione grande scandalo surse in Alamagna tra l'uno eletto e l'altro, e tra 'l dogio di Baviera e Lodovico eletto suo fratello, e più assembramenti e guerre ebbe tra·lloro.
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