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Giovanni Villani Nuova cronica IntraText CT - Lettura del testo |
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LXXII
Ancora de la detta battaglia e sconfitta de' Fiorentini e del prenze.
Essendo cominciato l'assalto, e Uguiccione veduto il male sembiante di fuggire che feciono i Sanesi e' Colligiani per la percossa de' suoi feditori, incontanente fece fedire la schiera de' Tedeschi, ch'erano da VIIIc cavalieri e più, e quegli rabbiosamente assalendo la detta oste male ordinata, che per la sùbita levata gran parte de' cavalieri non erano armati di tutte loro armi, e' pedoni male in ordine, anzi al fedire che feciono i Tedeschi di costa, i gialdonieri lasciarono cadere le loro lance sopra i nostri cavalieri, e misonsi in fugga; la quale intra l'altre fu gran cagione della rotta dell'oste de' Fiorentini, che la detta schiera de' Tedeschi pignendo innanzi gli misono in volta con poco ritegno, salvo dalla schiera di messer Piero e de' Fiorentini, che assai sostennono; a la perfine furono sconfitti. Ne la quale battaglia morì messer Piero fratello del re Ruberto, e non si ritrovò mai il corpo suo; e morìvi messere Carlo figliuolo del prenze, e 'l conte Carlo da Battifolle, e messer Caroccio e messer Brasco d'Araona conostaboli de' Fiorentini, uomini di gran valore; e di Firenze vi rimasono quasi di tutte le grandi case e di grandi popolari, in numero di CXIIII tra morti e presi cavalieri delle cavallate, e di Siena, di Bologna, e di Perugia e dell'altre terre di Toscana e di Romagna pur de' migliori; ne la qual battaglia furono di tutte genti morti tra uomini a cavallo e a piede da IIm e presi da MD. Il prenze con tutta l'altra gente si fuggì, chi verso Pistoia, e chi verso Fucecchio, e chi per la Cerbaia, onde molti capitando a' pantani della Guisciana, del sopradetto numero de' morti sanza colpi annegarono assai. Questa dolorosa sconfitta fu il dì di santo Giovanni dicollato, dì XXVIIII d'agosto MCCCXV. Fatta la detta sconfitta, il castello di Montecatini s'arrendéo a Uguiccione, e 'l castello di Montesommano, i quali teneano i Fiorentini; e quegli che dentro v'erano se n'andarono sani e salvi per patti.
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