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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CVI               Come Castruccio signore di Lucca ruppe pace a' Fiorentini, e cominciò loro guerra.
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CVI

 

           

Come Castruccio signore di Lucca ruppe pace a' Fiorentini, e cominciò loro guerra.

           

Nell'anno MCCCXX, del mese d'aprile, essendo Castruccio Interminelli signore di Lucca a parte ghibellina e a·llega co' Pisani, sentendo che 'l sopradetto papa Giovanni col re Ruberto aveano sommosso di fare venire di Francia in Lombardia messer Filippo di Valos figliuolo di messer Carlo fratello del re di Francia con grande gente d'arme, per contastare la forza di messer Maffeo Visconti e de' figliuoli e di sua lega; e sentendo che' Fiorentini e' Sanesi e' Bolognesi aveano mandati in Lombardia M cavalieri a richesta della Chiesa e del re Ruberto, e erano già a la città di Reggio, il detto Castruccio a preghiera e richesta del detto messere Maffeo Visconti e della lega de' Ghibellini di Lombardia ruppe pace a' Fiorentini per isturbare la detta impresa di Lombardia; e ancora come tiranno, che istando in pace scema suo stato, e vivendo in guerra l'asalta. E Castruccio, come uomo vago di signoria, credendo montare in istato, cominciò guerra a' Fiorentini; e sanza nullo isfidamento co la forza de le masnade de' Pisani cavalcò, e prese e fugli renduto come avea ordinato il castelletto di Cappiano, e 'l ponte sopra la Guisciana, e Montefalcone, le quali fortezze teneano i Fiorentini. E fatto ciò, passò la Guisciana, e corse guastando e ardendo intorno a Fucecchio, e a Vinci, e a·cCerreto, e poi infino a Empoli in sul contado di Firenze. E ritornando si puose ad assedio a Santa Maria a Monte che si tenea per gli Fiorentini, salvo la rocca si tenea per gli terrazzani, e quella in pochi giorni ebbe, però che' terrazzani per tradimento l'arenderono, dì XXV d'aprile; e' Fiorentini non erano proveduti come si convenia: credendosi conservare la pace, non poterono a·cciò riparare; e avuta la terra, tornòe a Lucca con grande trionfo, e quegli traditori che gli aveano renduta Santa Maria a Monte per sospetto menò a Lucca, e in pregione languendo gli fece morire. E apresso in quello anno il detto Castruccio più castella di Carfagnana e di Lunigiana vinse e recò alla sua signoria, per la qual cosa sturbò molto, ma quasi tutta la 'mpresa fatta per la Chiesa e per lo re Ruberto in Lombardia co l'altre cagioni, come innanzi farà menzione.

 




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