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Giovanni Villani Nuova cronica IntraText CT - Lettura del testo |
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XXXII
Come i Fiorentini presono in guardia il castello di Pietrasanta, e con vergogna i·lasciaro.
Nel detto anno, a dì VIIII di luglio, tegnendosi il castello di Pietrasanta del contado di Lucca per Niccolaio de' Pogginghi, che·ll'avea avuto in pegno dal conestabole di Francia, al tempo che venne in Lucca col re Giovanni, per Xm fiorini d'oro che·lli avea prestati, non potendo di suo podere guardare la terra, la diede in guardia al Comune di Firenze, salvo si ritenne la rocca; i quali vi mandaro C cavalieri e IIIc pedoni, capitano meser Gerozzo de' Bardi. Per la quale folle baldanza due dì apresso certi usciti di Lucca, in quantità di CC pedoni, presono il poggio della Pedona ch'è tra Pietrasanta e Camaiore, e quello intendeano d'aforzare; incontanente vi cavalcò meser Piero Rosso con le masinade di Lucca a cavallo e a piede, e quello poggio assediaro; e non essendo forniti di vittuaglia né soccorsi, s'arendero, e fuoro menati a Lucca presi; de' quali caporali ne furo impiccati XVIII, intra' quali ebbe due de' Pogginghi. Ma poi l'aprile vegnente il detto Niccolao di Poggio rendé Pietrasanta a meser Mastino de la Scala, che tenea già Lucca, per XIm fiorini d'oro, mandandone fuori le masnade de' Fiorentini; ma non compié l'anno apresso, che meser Mastino fece pigliare il detto Niccolao in Lucca, e opponendoli trattava co' Fiorentini, e tolseli i detti danari e più; e così il traditore dal traditore fu tradito giustamente.
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