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Giovanni Villani Nuova cronica IntraText CT - Lettura del testo |
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XXXI
Come il re di Spagna ebbe per assedio la forte terra della Zizera in Granata.
Nel cominciamento dell'anno MCCCXLIIII, a dì XXV di marzo, s'arrendé al re di Spagna la forte e grande città della Zizera in Granata, ch'era di Saracini, alla quale era stato ad assedio per più di IIII anni per mare e per terra con grande spesa e affanno e mortalità di Cristiani; però che sovente erano asaliti dal re di Granata e sua gente, e guerreggiati e per mare e per terra da' Saracini di Morocco e da quelli di Barberia, che ogni anno vi venieno al soccorso più volte con grande navilio e gente innumerabile di Saracini, ov'ebbe più battaglie, e per mare e per terra, quando a danno di Cristiani e quando di Saracini, che sarebbe lunga matera a racontare; però che' Saracini aveano porto in mare sotto il forte castello di Giubeltaro, il quale i Saracini aveano raquistato sopra i Cristiani per tradimento, come adietro facemmo in alcuna parte menzione. Ma tutto era in vano la 'mpresa e assedio del re di Spagna, però che·lla città era fortissima di mura e torri e fossi con buono porto e forte, e fornita di vittuaglia per buono tempo, e di molta gente d'arme e arcieri e balestrieri saracini, e·ll'aiuto di fuori, come detto avemo, e se non fosse l'aiuto del papa e della Chiesa, che con moneta di decima e d'altri susidi atava e fornia il re di Spagna, onde al soldo della Chiesa mantenea al continovo in mare XX galee armate di Genovesi, sanza quelle di Catalani e Spagnuoli, e diede indulgenzia e perdono di colpa e di pena a chi v'andasse o mandasse aiuto. Per la qual cosa molti conti e baroni e cavalieri di Francia, e d'Alamagna, e d'Inghilterra, e di Linguadoco v'andarono alle loro spese al servigio, istando all'oste chi IIII e chi VI mesi; e andòvi il conte d'Analdo con C cavalieri, e così più altri baroni, per la qual cosa si continuò l'assedio; e fu sì stretta la terra per mare e per terra, che nullo vi potea entrare o uscire; e dentro v'avea più di XXXm uomini d'arme saracini, sanza le femmine e fanciulli; sicché fallì loro la vettuaglia per lo lungo assedio, e per fame s'arrendero salve le persone, che se ne andaro tutti in Granata fra terra; onde fu uno nobile aquisto al re di Spagna e a tutta Cristianità. E trovòvisi dentro molto tesoro, cose e arnesi. Ed ha ora il re di Spagna e' Cristiani porto buono all'entrata del reame di Granata da potere guerreggiare e aquistare il paese. Lasceremo di fatti di Saracini, e torneremo alle novità di Firenze occorse in questi tempi.
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