1°-capit | capog-erran | esage-lasci | latte-pigli | piomb-sarem | saro-treme | tremi-zucch
grassetto = Testo principale
Paragrafo grigio = Testo di commento
503 III| appena pochi secondi. Era un capogiro. Gaudenzio la resse e, riaprendo
504 III| Garibaldi~Colla piuma sul cappel,~ ~Ad una ad una, da vicino,
505 VII| bel fiore d'argento nei cappelli bruni. Ed esclamava contemplando
506 V | star senza moglie pei tuoi capricci. Ora lo sposo l'avresti.
507 VII| cuore, la sua. Aveva un capriccio per quella bella sposa;
508 V | sacrificio per una persona cara; ma esitava terribilmente
509 VII| socchiusa. Poi soggiunse carezzandole i bei ricci biondi:~— E
510 V | con fianchi e spalle da cariatide; doveva esser feconda come
511 I | volta comperava piccoli carichi di legna da ardere, e li
512 V | può avere si dà via per carità. — Lucia, che aveva lo spirito
513 I | sarebbero stati meravigliosi.~La carnagione era come i capelli. Avrebbe
514 I | spilloni d'argento. Questo carnevale potrebbe andare a marito;
515 I | vezzeggiativo:~— Hai sradicate le carote? — oppure — Stai lavando
516 IV | senza rasserenarsi.~— Quanti carri te ne rimangono?~— Tre.~—
517 V | madonna, e c'erano state due carrozzelle ad accompagnarla da Cerano
518 VII| chicchi; ne uscivano le carte frastagliate. Questa volta
519 II | che aveva la condotta dei cascinali del circondario. Ma c'era
520 IV | donna e padrona nella sua casetta; e si figurava tutto il
521 VII| coltello, e lo pose nel cassetto della tavola; poi rimase
522 III| assidua, ed i ricciolini castani intorno alla fronte. E nel
523 III| non è piú corretta, né piú castigata di cosí.~E gli uomini accerchiarono
524 VII| avevi capito? Che ci hai la cateratta agli occhi? Ah! Povero sciocco!~
525 VI | vide un'ombra avanzarsi cautamente fra le aiuole dell'orto,
526 VI | ancora, ed udí il passo cauto di Gaudenzio che si allontanava.
527 II | quattrini della pigione, e cavarne quattro lire, quattro belle
528 I | meschinuccio, e non ci si cavava da vivere. Nell'altro più
529 III| avesse lasciato scorgere la caviglia nello scendere di carrozza,
530 V | un paniere, per lavare i cavoli e le zucche affettate, che
531 II | passare dinanzi al caffè Cavour, che in quell'ora mattutina
532 VI | la cognata, con tutta la cecità della vanità lusingata,
533 VI | avvedersi di Nanna che era celata nell'oscurità.~Quell'abbraccio
534 I | combinati nelle stalle per celebrarsi poi alla Pasqua.~E Maddalena
535 II | giornalieri per farlo procedere celeremente; si doveva fare anche la
536 III| carrettiere.~— Che! L'ho detto per celia. Sto benone. Non sono una
537 IV | materna, e per la figliola il celibato perpetuo ed una vita d'umiliazioni.~
538 I | radunata in cucina, stava cenando prima d'andare nella stalla
539 IV | vecchiotta, negletta come un cencio, le torturava il cuore.
540 IV | da avvelenare tutte le centoventi sere dei quattro mesi d'
541 II | spazio, per afferrarne poi il centro sulla punta della sua bacchetta,
542 III| per un po' di fatica!~— La cera ce l'avete brutta però —
543 II | C'è Beppe il sensale che cerca ancora delle donne per supplire
544 II | conoscenti che erano venuti a cercar lavoro come loro; e parecchi
545 VI | s'avviava ella stessa a cercarla dall'altro lato nell'orto.~—
546 IV | offerta ad un sensale perché cercasse di collocarla in qualche
547 VII| avete ben veduto s'io ne ho cercata un'altra. Sarei stato sempre
548 II | svogliate. Le piú forti cercavano di cantare come quando erano
549 II | dita della mano sinistra in cerchio a foggia di coppa, e sulla
550 IV | troverete anche voi.~— Io non lo cerco.~— Non occorre cercarlo;
551 V | accostò a Martino con una cert’aria misteriosa che prometteva
552 | certo
553 I | una ragazza, il suo povero cervellino pensava:~— Ecco una fanciulla
554 V | Nanna?~In quella Pietro cessava di ballare con Rosetta,
555 I | aiutava a disporli nei cesti che la mamma portava poi
556 | ché
557 VI | vedere quel gallo della checca occuparsi di lei, mentre
558 II | dai loro genitori. Eppure, cheché sentissero dentro, i saluti
559 V | alla sposa:~— Sta un po' cheta! Sei matta.~Rosetta non
560 VI | Rosetta sfogava il suo umore chiacchierino ed allegro senza soggezione,
561 V | gravi parlari. Ed intanto il chiacchierio civettuolo e pettegolo delle
562 V | poteva perdonargli d'averla chiamata una donna matura e punto
563 IV | retta, giovanotta... Come vi chiamate?~— Nanna.~— Date retta,
564 V | e quando ebbe finito la chiamò in casa. Quel discorso solenne
565 VI | portata la strenna, e fece un chiasso da non dire per la scomparsa
566 V | Rosetta infatti, espansiva, chiassosa, gioconda, non si trovava
567 VI | osservazione, pose la mano sul chiavistello dell'uscio, ed aspettò stando
568 V | ed i signori prendono un chicco, e mettono una moneta nel
569 II | telegrafo ci sono per ogni chilometro? — domandò. Poi colla sua
570 I | lire! — sospirò la mamma chinando piú e piú volte il capo
571 II | bisogno di prendere molto chinino, di nutrirsi con cibi sani.
572 VI | con passo lento, a capo chino, in atto di profondo scoraggiamento.~
573 III| gamba la povera vittima che chiocciava paurosamente. Nanna aveva
574 I | latte e di rosa, e dalle chiome d’oro, sono roba da Arcadia~
575 I | per giocare con lei; le chiudevano gli occhi per farle indovinare
576 | chiunque
577 IV | ginocchia, ed il mento sui pugni chiusi, stette ad aspettare cogli
578 I | in principio d'inverno, e chiuso penosamente da un «Come
579 II | piedi, chi seduto a terra, ciarlando o canticchiando a mezza
580 IV | vendere per proprio conto. Le ciarle colle vicine; i lavori nell'
581 | ciascuno
582 II | chinino, di nutrirsi con cibi sani. È meglio che la portiate
583 III| lavoro da galeotto, quel cibo di cui i galeotti non hanno
584 IV | gioia che provo~A vederti ciccar.~ ~~ ~Tutto novembre Nanna
585 IV | aveva in cuore:~ ~Se ti te cicchet ~E mi me la godo, ~Che gioia
586 I | senza dubbio aveva una fede cieca nell'infallibilità di gusto
587 III| stette a guardare traverso le ciglia socchiuse.~Finita quella
588 IV | ora dopo si udí da lontano cigolare un carro. Nanna alzò il
589 IV | cortile. Grado grado il cigolio del carro s'andò facendo
590 III| bisogno — e si sdraiavano cinguettando sulla paglia del fienile,
591 VI | della mezzanotte.~Lucia cinguettò tutta la sera di zoccoli
592 III| le afferrò la destra, le cinse la vita col braccio, le
593 VII| avevi comperato per mandar cipolle? — E pigliato il coltello
594 VII| volerlo, in causa delle sue circostanze, del suo isolamento. Pensò
595 I | Ha tutta l'aria d'un cittadino — dicevano.~Ed ecco perché
596 VI | È innamorato come un ciuco della sua donna. Fa tutto
597 II | poi c'è mezz'ora per far colazione; poi di nuovo a lavorare
598 II | Povera donna! — Anche il colera si sa cos'è. Ma per lei
599 IV | dispendiosa. Ha bisogno dei collegi, delle governanti, di molte
600 IV | sensale perché cercasse di collocarla in qualche modo, l'aveva
601 V | di donna maritata, doveva collocarsi fra le massaie, ed attendere
602 III| sul dorso una grande gerla colma di sassi, e conduceva l'
603 I | somigliava a tutte le case coloniche del basso novarese. Dalla
604 V | un fiore, forte come una colonna, vispa come un'allodola.~
605 III| nude fino al ginocchio, color di mogano, squamose e dure
606 II | settimana riprese un po' di colore, ed apparve meno smagrita,
607 I | indicibile, arrotondata e colorita come non era stata mai.~
608 IV | soffrivano le sembravano colpevoli di non pigliarsi loro la
609 VI | non indovinò la cosa, e colse l'occasione per insidiare
610 VII| ammazzarsi, e vedere dei coltelli... — E rabbrividí ancora.~—
611 II | intorno, sopra i terreni coltivati, si vedeva una nebbia fitta,
612 VI | peccati di desiderio. Il nono comandamento pesò quel giorno sulla coscienza
613 VII| Non c'era altro mezzo per combattere la risoluzione di Pietro.
614 IV | un po' da sensale, e ne combina parecchi di matrimoni.~Nanna
615 VI | la corte a Rosetta perché combinasse un matrimonio fra loro.
616 I | a commentare i matrimoni combinati nelle stalle per celebrarsi
617 V | apparecchi d'un matrimonio combinato da lui, era sempre in casa,
618 V | fremette all'udire quella combinazione. Ma non ebbe neppure l'idea
619 VII| letto è pronto; quand'è che comincerete a scodellare la minestra
620 I | finito il carnovale, si cominciarono a commentare i matrimoni
621 II | Martino. — Ora la mondatura è cominciata. I giornalieri di Trecate
622 I | disse:~— Ora sí che va bene. Cominciate a mettervi un po' di carne
623 II | anch’io — pensò Nanna.~La comitiva dei giornalieri partí da
624 III| gli spilloni d'argento. E commentando forte il suo pensiero esclamò:~—
625 I | carnovale, si cominciarono a commentare i matrimoni combinati nelle
626 VI | invidiare ai generi del suo commercio. Trovava che quello spillo,
627 II | rigonfie di tali provviste di commestibili, da dare l'indigestione
628 VII| dell'azione che stava per commettere, lo scioglimento orribile
629 II | regolamenti severi, l'ammalata non commise imprudenze, e poté guarire
630 V | da stramazzarla a terra, commosse vivamente la povera donna,
631 VII| orrendo di uccidersi.~Erano commossi entrambi. Ed in quell'intimità
632 II | esser belle; al pensarci si commoveva come alla musica delle litanie.
633 VII| oscurità per nascondere la sua commozione.~Intanto Rosetta prese il
634 IV | solo. Seduta sul carro, comodamente adagiata sopra un materasso,
635 I | certa superiorità sui suoi compagni.~Quando li scontrava, o
636 III| sua piccola provvista di companatico. La mamma non le aveva mandato
637 IV | capitasse Gaudenzio, e l'idea di comparire cosí maltrattata davanti
638 VII| se non l'aiutava, quella comparsa avrebbe ridestato i sospetti
639 III| ha fatta trasportare nel compartimento delle malattie contagiose.~
640 VI | che era una giovane sposa, comparve in chiesa con un magnifico
641 VII| E piangeva che era una compassione. Io pensai soltanto a consolarlo
642 V | babbi andarono a Novara a comperar l'oro. Maddalena fece imbiancare
643 I | anni a momenti, e bisognerà comperarle gli spilloni d'argento.
644 II | neppure Pietro. Ci si va per comperarmi l'argento; il babbo non
645 III| occasione. Doveva dunque comperarsi qualche cosa, dacché della
646 I | dintorni; e qualche volta comperava piccoli carichi di legna
647 II | Maddalena, che desiderava di compiacere la figliuola.~Del resto
648 V | viso e cadere i denti. E si compiaceva di figurarsi che fra un
649 IV | maltrattata, si addolorò, si compianse: non trovando mai chi la
650 II | era ancora molto lavoro da compiere, e gli assistenti angariavano
651 I | E sebbene, a pettinatura compiuta, fossero stretti sulla nuca
652 II | ballava, ballava fin al completo esaurimento delle forze;
653 IV | porta. I contadini non fanno complimenti. Vedeva che quella donna
654 V | anche piú espansivo e piú complimentoso degli altri. Egli, con quell'
655 IV | quel che Dio voleva era compreso per lei la fine d'ogni orgoglio
656 V | alla sua maniera sguaiata e compromettente. Nanna ricusò la gentile
657 V | capo. Era stata alle scuole comunali, sapeva leggere, scrivere,
658 I | spendeva per evitare a Nanna la comunanza di giochi coi piccoli mandriani.~
659 V | intensità dei sentimenti concentrati, i quali sembrano aumentarsi
660 VII| forza del suo carattere concentrato ed energico. Capí che le
661 VI | confermò nel sospetto già concepito contro di lei.~Rosetta invece
662 III| E parlarono piano, si concertarono tra loro, poi la medichessa
663 II | quella si ripeté il piccolo concerto di frusta, e Nanna, ridendo
664 II | organetto. Il padrone lo ha concesso, e dopo cena, una volta
665 IV | discorso con una parola di conciliazione e di bontà~— È meglio che
666 III| iniettati di sangue, e parlava concitato, e gestiva convulsamente.
667 VII| nel cortile. Dopo tanta concitazione provava il bisogno di piangere,
668 VII| a sangue; e fu un affare concluso; tanto piú che Rosetta lo
669 V | alla patriarcale, sono condannati a far all'amore sotto gli
670 I | d'anno all'altro come un condannato! Era magnifico d'abnegazione;
671 III| fagioli duri, senz'altro condimento che un po' di sale, ed un
672 V | dalle gioia di sentirle condivise dal suo meraviglioso ballerino.~
673 II | di Trecate che aveva la condotta dei cascinali del circondario.
674 V | Pietro giunse nella stalla conducendo un suonatore d'organetto.
675 I | cercare un'altra piccina per condur fuori le oche. I fanciulli
676 III| sul carro della fattoria e condurla all'ospedale di Novara,
677 V | a Cerano, ed al ritorno condusse la cognatina.~Era una fanciulletta
678 IV | finimenti, e gli Eeeh! del conduttore suonarono piú chiari, fino
679 V | discorsi, che erano una conferma del suo giudizio: matura
680 VI | Natale bisognerà andare a confessarsi. Cosa ho da fare io? Non
681 V | in giro con un tondo di confetti in una salvietta, ad offrirli
682 VII| innamorato di Lucia, tutte le sue confidenze a Rosetta si spiegavano
683 III| borsa.~E si coricò un po' confortata da quella speranza e, fin
684 VII| di tanta espressione di conforto, che Nanna se ne sentí incoraggiata
685 II | ma ci pensavano, sia per confrontarlo col loro damo, sia per augurarsene
686 IV | invidia le rimordeva il cuore. Confrontava quelle esistenze tanto normali
687 II | San Giuseppe. ~Nanna s'era confusa e, voltando le spalle, era
688 VI | da fare. Nanna cercò di congedar presto le vicine perché
689 VII| scusare quella gentilezza coniugale:~— Sono sempre troppo asciutto
690 V | cordialità aveva fatto parecchie conoscenze nei dintorni, ed attirava
691 IV | quella cognata prima di conoscerla; odiava quei bimbi che erano
692 IV | giacché con Pacifico vi conoscete già, ci faremo buona compagnia.~
693 II | inaugurare la zappatura~— Conosci Gaudenzio il carrettiere? —
694 VI | fuggí tenendo in alto la sua conquista col braccio disteso.~— Quella
695 V | sposa che sollevò come un conquistatore, e si diede a ballare con
696 IV | malattia di Nanna e delle sue conseguenze come se quella catastrofe
697 I | snella; e sospirava umiliata, considerando le rotondità rosee ma lievemente
698 VII| giuramento non dubitava piú. Considerava la cosa sotto un aspetto
699 II | meno vergognose, e non si consideravano parte interessata, ne parlavano
700 II | cos'è. Ma per lei quella considerazione era rassicurante.~Nanna
701 VII| ripeteva in sé stessa molte considerazioni sull'onore della famiglia,
702 V | Dice che il medico l'ha consigliata di farle cambiar aria; e,
703 IV | meglio non dirle nulla — consigliò Maddalena che nella sua
704 VII| compassione. Io pensai soltanto a consolarlo e gli risposi:~"Senti, Michele.
705 IV | disgrazia toccata a lei; consultare medici e comperare medicine
706 III| mezza voce come avrebbe consultato un medico.~— Ma! Ci sarebbe
707 V | diciassette anni. Ma una bella contadinotta, bianca, rossa, paffuta
708 I | vedeva qualcuna di quelle contadinotte massiccie che scoppiavano
709 III| compartimento delle malattie contagiose.~Né quella settimana, né
710 II | speciale al calcolo, si mise a contarli, numerando man mano i nove
711 VI | calcoli l'ingannarono. Aveva contato senza l'astuzia di Gaudenzio.
712 II | viaggio non dovesse finir mai. Contava i paracarri; ce n'erano
713 VII| cappelli bruni. Ed esclamava contemplando il ciuffo spropositato del
714 III| alla fortuna. Noi siamo ben contente che si attacchino. Cosí
715 II | aggiunta alla sua toletta, e la contentezza che le raggiava nel volto,
716 IV | fanciulle. I suoi vecchi erano contenti di quel cambiamento, e dicevano:~—
717 VII| aveva persuaso facilmente. A conti fatti non era una passione
718 IV | Nanna alzando le spalle, e continuando a lavorare. Ma il discorso
719 III| troppa nausea; non poté continuare, e quelle note lente, cadenzate
720 III| il fratello che le aveva continuato un pochino delle cure a
721 III| sfiorandole il viso col viso, contorcendole il dorso, come se volesse
722 I | cresciuta in quelle pianure contornate da risaie, sepolte nei vapori
723 III| e sentiva nel cuore il contraccolpo di quelle strette, di quegli
724 IV | non trovando mai chi la contraddicesse nelle sue lunghe recriminazioni
725 II | fianco di Maddalena nelle contrade di Novara, torceva il collo
726 I | donna.~Pietro era felice di contribuire alla grande spesa dell'argento.
727 V | testa al lavoro; ed a lui converrebbe appunto una giovane matura,
728 VI | Quando egli era assente, la conversazione della stalla era sempre
729 I | Nanna ne era profondamente convinta. E Gaudenzio poi! Egli si
730 VII| del Natale. Era agitata, convulsa. Le sanguinava ancora il
731 IV | e la ragazza cadere in convulsioni.~Ma quella poveraglia che
732 II | sinistra in cerchio a foggia di coppa, e sulla punta delle cinque
733 V | con occhio scrutatore la coppia danzante. Ella ne sapeva
734 I | occhi sulla pezzuola che copriva l'apertura dell'abito sul
735 VII| scala, e Rosetta, che era coraggiosa, li seguí in silenzio.~Pacifico
736 V | corrisposta. Non osava dirgli una corbelleria, perché non ne avrebbe riso.
737 V | Gaudenzio che le diceva mille corbellerie, e si limitò a gridare:~—
738 V | stalla. Rosetta colla sua cordialità aveva fatto parecchie conoscenze
739 III| per la scala, e la fecero coricare sulla paglia con quella
740 VII| preparare la torta, ed essersi coricata.~Era il momento buono per
741 II | avessero bastonata. Spesso si coricava immediatamente dopo la cena.
742 I | macchietta scura in quella cornice fiammante.~Non ne diceva
743 V | uomo a preferirlo, poco ci corre.~Nanna s'accorgeva di tutto
744 V | Rosetta aveva smesso di corrergli incontro e abbracciarlo,
745 III| canzoni popolari, non è piú corretta, né piú castigata di cosí.~
746 VII| indovinato. L'innamorato correva alla messa per non destare
747 I | Era vero; ma le annate non correvano buone. Gli orti rendevano
748 I | turgidi da squarciare il corsetto, le guancie infiammate.~—
749 VI | ripicchiando le parole di lei, e corteggiando la sorellina che era tutta
750 IV | Era il giovane che l'aveva corteggiata in risaia alla seminagione,
751 VI | meglio il suo risentimento, corteggiava Lucia.~— Vi ha portata la
752 VII| disdire quelle parole per cortesia, — a me piacevate cosí.
753 I | labbro superiore troppo corto lasciava sempre scoperti
754 IV | anno a sperimentare tutti i cosmetici delle quarte pagine dei
755 IV | governanti, di molte cose che costano denaro. E quei poveretti
756 V | Gaudenzio invece era divenuto un costante frequentatore della stalla.
757 VI | Maddalena.~— Quanto può costare quello spillo? — domandò
758 VII| piacere... Non mi è poi costato tanto.~E continuava ad attorcigliare
759 I | indiscutibili: 1° — Che gli spilloni costavano almeno tre lire ciascuno;
760 I | per un viale senza alberi costeggiato da una siepe viva di robinie,
761 II | guardava dalla strada che costeggiava la risaia; ma gli attori
762 IV | suo parrucchino avrebbe costituito un segreto gelosissimo di
763 IV | dall'alba al tramonto, sono costretti a dare ai loro bimbi una
764 VI | Galliate, che allora era in costruzione, e piú tardi crollò, prima
765 I | questo sintomo. Vestano di cotonina o di seta, abitino una cascina
766 VII| Rosetta. E la ragazza pure è cotta di lui. Anche questo non
767 IV | nascondere la miseria del suo cranio spelato, senza sfigurarla.~
768 V | potesse far da mamma alla sua creaturina.~Nanna si sentí venir freddo
769 I | esclusiva che le accordavano le creava intorno un'atmosfera d'affetto
770 III| trave. E là il suo male crebbe ancora ed ancora. Il cervello
771 VI | Nanna il paniere; lei ci crede ancora a Santa Lucia; vero,
772 III| Tenetemi che vado giú — e credendo di cadere insieme a lui,
773 VI | pezzuola della cognata. Egli li crederebbe respinti da lei, e gliene
774 VI | con Santa Lucia?~— Oh, ci credete bene sciocche! — protestò
775 IV | venuto salutando Nanna. — Non credevo di trovarvi qui.~— Avete
776 VII| modo? — le domandò.~— Se credi che dia gusto sentir a parlare
777 IV | orto fra le penombre del crepuscolo, pensò a lungo; poi ripensò
778 VII| sapeva sotto che tempeste era cresciuto il suo fiore di ceppo.~ ~
779 IV | sofferente, vicino alla prima crisi materna. Nanna guardò la
780 VI | su lei, con una velatura cristallina di lagrime.~Capí che la
781 IV | quintessenza della rassegnazione cristiana; perché vedeva bene, povera
782 IV | buone vicine e da buone cristiane.~E dopo questa cerimonia,
783 III| loro con aria misteriosa crollando il capo.~Poi una s'accostò
784 VI | costruzione, e piú tardi crollò, prima d'esser finita.~Gaudenzio
785 III| ed avevano formato una crosta; quando le infermiere avevano
786 IV | disgrazia quella figliola si cruccia senza che si ripari a nulla.
787 VI | arbitra di farlo contento o di crucciarlo con un sí o con un no. Fu
788 III| mandava Maddalena, era cosí crucciata, che non ebbe voglia di
789 I | ai suoi occhi; egli era crucciato soltanto di non poter dare
790 V | coltivato, sentí tutta la crudeltà di quelle parole, e cercò
791 IV | non poter piú reggere il cucchiaio.~Il vecchio guardò Maddalena
792 I | terreno, che mettevano a due cucine. Quella a destra aveva annessa
793 III| sulla paglia con quella cuffia straordinaria.~~ ~Durante
794 III| come una fiamma, si sentí cuocere il cervello ed arder le
795 III| sviluppò una malattia al cuoio capillare ed il povero capo
796 VII| fatica il suo. Quei due cuori battevano collo stesso impeto,
797 VI | altro.~Ma Lucia aveva il cuoricino gonfio! Non volle metter
798 VI | il marito s'era fatto piú cupo. Il suo sguardo era pieno
799 VII| rispose Pacifico senza curarsi di disdire quelle parole
800 II | Novara all'ospedale; sarà curata meglio che in casa vostra.
801 I | altrimenti ed altrimenti curati, sarebbero stati meravigliosi.~
802 IV | sposa la Peppinetta che curava le tue oche sett'anni fa? —
803 III| ciascuna. Vedrai.~Nanna, curiosa di conoscere quel segreto
804 II | Ed i suoi occhi animati e curiosi come due punti interrogativi,
805 I | le oche. I fanciulli che custodiscono le vacche, e le fanciulle
806 I | quella, ad un'altra; erano custodite dall'aprile al novembre
807 V | che non si può avere si dà via per carità. — Lucia,
808 | dagli
809 III| in Novara cantando. I bei damerini nervosi, che si sarebbero
810 III| Sto benone. Non sono una damina io, da ammalarmi per un
811 VI | tutte e tre. Via, sii buona, dammelo.~E la piccina corse alla
812 II | per confrontarlo col loro damo, sia per augurarsene uno
813 VII| restar un momento soli, e dando un urto col gomito al marito,
814 I | principessa. — E soggiungeva dandosi importanza:~— Noi paghiamo
815 III| misura come muto invito alla danza.~— Ma se avete male! — disse
816 V | occhio scrutatore la coppia danzante. Ella ne sapeva qualche
817 V | ad impacciare le coppie danzanti, dovette tornare a sedere
818 II | casa, e l'organetto e le danzatrici.~Infatti Nanna sentí un
819 IV | quelle dolcezze, vedute tanto dappresso, fossero ancora cosí lontane
820 III| del grande piano bianco dardeggiato dal sole. Al lungo guardare
821 IV | buona compagnia. — E lei darebbe il consenso; ed il suo cuore,
822 VI | pensava. — Quello spillo deve darglielo. Egli non ci rinuncierà
823 VII| rabbia; ma Pietro senza darle tempo di parlare continuò
824 VI | senza prova non vorrebbe darmi retta.~La sera nella stalla
825 VI | È Gaudenzio che te l'ha data. Io lo so, perché sono stata
826 VII| fervore:~— Oh Signore Iddio! Datemi una buona inspirazione.
827 VII| dei piedi aggrappandosi al davanzale della finestra, e guardò.
828 VII| Ma aveva veduto troppo davvicino l'orrore del male. Represse
829 VI | non dovesse; si conosceva debole accanto a lui; aveva capita
830 VII| poteva fargli vincere la debolezza della sua natura fiacca.~—
831 VII| era, una donna con le sue debolezze nel bene come nel male.~—
832 VI | nulla. Gaudenzio non poteva decidersi ad uscire. Pietro s'avviò
833 III| provvedere qualche piccola delicatura da bere o qualche arancio,
834 III| febbre violenta; la prese il delirio. Aveva il volto infiammato,
835 II | forze; un po' con lui per deliziarsi, un po' cogli altri per
836 VI | ben presto rapita in sogni deliziosi di strenne, di fiori d'argento,
837 IV | ma Nanna, dopo l'ultima delusione s'era fatta aspra e ritrosa
838 V | per sentirsi dire:~— Che demonietto di donna! Che granello di
839 II | stessa nebbia, appena meno densa, avvolgere anche il cortile,
840 VI | minuto; come strappare un dente. E poi quando l'avrà rimandata
841 V | tagliava nettamente il filo co' dentini bianchi.~Ma i discorsi delle
842 III| capillare ed il povero capo denudato rimase coperto da pustole
843 VII| sullo zoccolo di Rosetta per deporvi il secondo fiore; afferrò
844 VI | anch'essa nella sua.~Ma depose soltanto il lume, poi uscí
845 III| Gaudenzio aveva tante volte descritta quella triplice fatica delle
846 III| esacerbato pensò: — Ecco, desidera ch'io rimanga un mostro,
847 III| era il piú che potesse desiderare. E quella volta il suo desiderio
848 I | proprietario metteva un'esattezza desolante nel riscuoterlo.~La massaia
849 IV | mentre fissava quell'avvenire desolato, ed anche allora l'afflizione
850 | desse
851 V | impressioni che avevano destate in lei, ora le vedeva riprodotte
852 VII| domandò.~— Se credi che dia gusto sentir a parlare d'
853 III| parve di star sospesa in diagonale tra cielo e terra, e disse
854 V | voi! Ne sapete una piú del diavolo. Con voi di malinconia non
855 V | Nanna.~— Cosa vuoi ch'io ti dica? L'hai pur veduto chi è
856 V | raffinato il senso morale, mi dicano, colla mano sulla coscienza,
857 I | metteva un orgogliuzzo come se dicesse: — Perché sono una principessa. —
858 III| per capire di qual carro dicessero.~— Là sull'aja... — risposero
859 VII| bambina, ed anche per me.~— E dicevate che ero vecchiotta e punto
860 I | il discorso interrotto:~— Dicevo che Nanna ha diciassette
861 VI | avesse posta là. Se avesse dichiarato che era Gaudenzio non l'
862 VI | marito geloso, tutti:~— Bada; dici la bugia. È Gaudenzio che
863 III| la paura, la gelosia, le diedero una forza insperata. Si
864 V | suocera un'intenzione di difesa per la nuora. — Tutte le
865 VI | Maddalena non fece altre difficoltà.~La sera andarono prestissimo
866 VI | quel pensiero per la sua dignità d'uomo. Avrebbe voluto dare
867 I | lavare erbaggi e panni, a far diguazzare le oche.~La casa somigliava
868 VI | oscurità.~Quell'abbraccio fece dileguare nel cuore geloso della fanciulla
869 VII| che l'avevano esaltata si dileguarono dinanzi a quella paura.~
870 I | menoma proporzione colle dimensioni spropositate del suo capo
871 VI | senza ragionarvi sopra, dimenticando i precedenti che l'avevano
872 VI | Quella perdita reale, le fece dimenticare il dono vagamente sperato.~—
873 V | con amarezza. — Avevate dimenticata la strada di casa nostra,
874 II | di buona voglia.~— E non dimenticate le orazioni mattina e sera —
875 VI | È della nostra stalla? Dimmi soltanto se è della nostra
876 VI | sorpresa. Gaudenzio, per dimostrarle meglio il suo risentimento,
877 V | Sono tutti cosí. Non osano dimostrarsi; vogliono bene, ma se lo
878 II | aveva appena trentanove e ne dimostrava sessanta.~— Ma dove vuoi
879 I | il bel Turco; ed egli le dimostrò la sua approvazione facendole
880 VI | Era una satira atroce. Dipanar filo, nel gergo del paese,
881 III| spuntasse un occhio di sole a diradare quel vapore, che le pesava
882 VI | Gaudenzio, poi venisse a dirci di averla trovata, ed io
883 II | si avanzava nella stessa direzione dei giornalieri. Stettero
884 IV | poi ella non aveva piú il diritto di fare la schizzinosa.
885 IV | starà a vedere.~— Ma dovete dirmi dove state di casa, se ho
886 VI | pezzuola — pensava — poi dirò tutto.~E pregustava l'amara
887 II | uno accanto all'altro, e dirsi tante cose...~Nanna non
888 VII| sposarla, Nanna. Ora posso dirvelo, dacché lei è morta e voi
889 V | assai e la facevano stare a disagio e spostata in quella schiera
890 IV | svanita col raggio di bontà disappensata che l'aveva animata nella
891 III| Gaudenzio, e s'alzò per discendere. Ma aveva le vertigini;
892 IV | sulla trave nel cortile, per discorrere con Pacifico, e scherzare
893 V | occhi le mani colle dita discoste per mostrare il suo desiderio
894 I | il cielo. E proprio sulla discriminatura, posava un cappellino minuscolo,
895 V | che avrebbe patita; se ne discusse a lungo in famiglia e, contro
896 II | superfluità smorfiosa che disdice colla rozzezza delle loro
897 VII| Pacifico senza curarsi di disdire quelle parole per cortesia, —
898 IV | s'alzava all'alba tutti i disgraziati giorni che Dio manda sulla
899 V | lavori, per risparmiare un disgusto alla figliola disgraziata.~
900 V | sull'orecchio e la sua aria disinvolta, era sempre irresistibile
901 I | attirava i vezzi; stava in disparte.~Cosí Nanna si avvezzò ad
902 IV | lasciato figli. La vedovanza è dispendiosa. Ha bisogno dei collegi,
903 VII| colle mani, e singhiozzò disperatamente:~— Ah! Lo sapevo che sono
904 IV | quest'anno vi ho dato qualche dispiacere.~— Che! Non lo state a dire;
905 I | lavava alla fonte, aiutava a disporli nei cesti che la mamma portava
906 V | forno, lavò il pavimento e dispose tutto per ricevere il letto
907 I | un grosso volume, e che, disposti altrimenti ed altrimenti
908 IV | direbbe — quanto a me sono disposto a farvi buona compagnia. —
909 VII| cosa ho fatto per essere disprezzata, avvilita, come sono? Ma
910 IV | incerte.~Ed il sensale, disprezzato il giorno innanzi come una
911 III| sentí avvilita. Egli la disprezzava, ed apprezzerebbe piú di
912 I | generoso; era grande. E disprezzavano il suo dono! Se avesse potuto
913 V | compagna, Nanna gridò con disprezzo:~— Sí eh? Bella moglie,
914 V | ebbe un nuovo sussulto. Lo dissi già; in tutte le donne giovani
915 V | fonte senza rispondere, per dissimulare la gioia che la faceva sorridere
916 VII| nervosa di Nanna era ben dissimulata dal ridere convulso. Un
917 VII| espressione di civetteria, che dissimulava male l'ansietà passionata
918 VI | sua conquista col braccio disteso.~— Quella ragazza è innamorata —
919 VI | perché Santa Lucia possa distinguer l'uno dall'altro.~Ma Lucia
920 V | con quell'audacia che lo distingueva, non esitava ad esprimerle
921 IV | carro s'andò facendo piú distinto; s'udivano tinnire le corde
922 VI | riferire una quantità di distrazioni e peccati di desiderio.
923 II | di notizie. ~Intanto si distribuí la minestra ai giornalieri.~
924 VII| natura selvatica. Bisognava distruggere il sospetto geloso ch'ella
925 IV | maritatela; ma con chi?~— Ditelo a Pacifico. Egli fa un po'
926 III| altri dietro:~ ~La mi ha ditto d'andar dessora, ~Andar
927 IV | quei figlioli d'un'altra; e divenire la serva dei nipoti, era
928 III| febbre alla testa, e potrebbe diventare una cosa seria. Bisogna
929 IV | Gli uomini, ché Pietro era diventato anch'esso un uomo, e faceva
930 V | trasporti. Gaudenzio invece era divenuto un costante frequentatore
931 V | considerata come un rifiuto, diverrebbe una donna come le altre.~
932 VII| la cosa sotto un aspetto diverso. Dacché Gaudenzio era innamorato
933 III| grandi risate, come dopo un divertimento tutto nuovo ed originale.~
934 V | figliola aveva da lungo tempo divezzata dalle carezze.~Dalla cantina
935 V | parte di Nanna il non voler dividere il suo letto con quella
936 V | rimase muta, senza voltarsi, divorando le sue lagrime.~Martino
937 I | avvolgeva tutta come per divorarla, e Nanna si piantava dinanzi
938 IV | il suo sorriso ridiveniva dolce come una volta.~Poi pensava
939 I | come una fragola, scesero dolci nel suo cuore; le parvero
940 IV | casa, se ho da venire a domandarvi chi ha vinto la scommessa.~
941 IV | ombra della cognata, non domanderebbe di piú.~E s'abbandonava
942 IV | Nanna — se v'ho offesa vi domando perdono.~— Ma che! Ma che!
943 III| dicevano:~— Non badarci; dormi. Domattina avranno da star tanto in
944 I | sempre la spavalderia dei Don Giovanni.~— Ah! Se avessi
945 VI | spinse con impeto dietro il donatore insolente. Poi rientrò nel
946 V | quelle strette, di quei dondolamenti, di quegli sfioramenti di
947 VII| almeno, ed era contento, e si dondolava più che mai, e si metteva
948 II | giorno della febbre; ma la doppia fatica del camminare dopo
949 I | pochino, di un bruno lieve e dorato.~Ad onta di questi néi,
950 III| dicevano:~— Non badarci; dormi. Domattina avranno da star
951 VI | dell'orto?~— Ma che! Ho dormito tutta la notte d'un fiato. ~
952 VI | dacché Pietro era a casa, dormiva con lei. La bimba era tutta
953 VII| fattoria. Uomini e donne dormivano sullo stesso fienile. E,
954 III| prosperosa ed una buona dose d'egoismo non avevano mai
955 II | roba di piú che porterò in dote quando andrò a marito.~Dacché
956 V | della mietitura Gaudenzio, dovendo passare presso la risaia
957 V | male c'è? Non lo sapeva di dover prenderla in mano per mostrarsi
958 IV | la sua assenza nei suoi doveri di babbo.~ ~~ ~Cosí passarono
959 II | svogliate e smilze. Due o tre dovettero abbandonare il lavoro dopo
960 VII| che diciotto anni infine. Dovevo avvertirla prima, e mi avrebbe
961 VII| il fiore. E la bellezza dovrà spiegare a suo marito da
962 IV | d'occhio tutte e due.~— Dovresti badarci tu a quella piccina —
963 III| resistevano piú alla luce; dovunque li volgesse vedeva una palla
964 V | ne avrebbe scavalcato una dozzina di scope.~— Ha scavalcato
965 IV | una ragazza. Ce ne sono a dozzine, che a ventotto anni non
966 IV | uomini.~— Li saluterò, non dubitate.~— Ed anche voi Nanna; addio.
967 IV | si sarebbero battuti in duello. E tutto codesto per accalappiare
968 III| color di mogano, squamose e dure come di legno.~Avevano diciott'
969 III| sfasciarsi, misto a fagioli duri, senz'altro condimento che
970 | é
971 | ebbero
972 II | una signorina, anche nell'ebbrezza del suo primo strascico.
973 I | amori, si ricoprono di penne eccezionalmente splendide; le nostre contadine
974 IV | e sé, s'andò sempre piú eccitando, finché quello stato d'irritazione
975 VII| sbarrati dallo stupore. L'eccitazione nervosa di Nanna era ben
976 | Eccomi
977 I | fanciulla fortunata; ed eccone altre che la invidiano!~
978 V | cantina al solaio la casa echeggiava tutto il giorno della voce
979 V | le adora, loro in cui l'educazione ha raffinato il senso morale,
980 II | fermate, dunque.~— Eeeh! Eeeeh! — gridò il carrettiere
981 IV | cuore. Ma si udirono degli Eeh! Eeeh! ripetuti, che non
982 II | Prendeva la causa per l'effetto; e che causa indiretta anche!~~ ~
983 III| prosperosa ed una buona dose d'egoismo non avevano mai permesso
984 V | domandò Nanna interrompendo egoisticamente quello sfogo di dolore vedovile.~—
985 I | un'altra camera, grande egualmente, che era stata divisa a
986 I | seguendo coll'occhio le linee eleganti di quella macchietta scura
987 V | atroce al cuore, e le si empirono gli occhi di lagrime. Ma
988 VII| carattere concentrato ed energico. Capí che le suppliche non
989 VI | non è a casa.~— E come c'entra Pietro con Santa Lucia?~—
990 | entrambi
991 III| mano, e via colle altre.~Entrarono in Novara cantando. I bei
992 VII| sono piú nulla dacché è entrata in casa. Babbo, mamma, fratello,
993 I | l'orto.~A destra di chi entrava nel cortile passava una
994 II | altre che siete piú lontane, entrerete a pigliarci passando.~—
995 III| sia la febbre, e che mi entri pel naso, per gli orecchi,
996 | entro
997 | eravamo
998 III| mondare il riso dalle male erbe. Ma si sentiva triste ed
999 VI | Rosetta, da una sua zia erbivendola — È la vigilia di Santa
1000 | eri
1001 VII| uno sforzo di generosità, eroico sotto la sua forma volgare
1002 VI | Egli non era un cavaliere errante. Non pensò a tenersi quella
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