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Maria Antonietta Torriani Torelli-Viollier alias Marchesa Colombi
In risaia

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1°-capit | capog-erran | esage-lasci | latte-pigli | piomb-sarem | saro-treme | tremi-zucch

                                                 grassetto = Testo principale
     Paragrafo                                   grigio = Testo di commento
1003 II | furono teneri. I contadini esagerano il pudore dei sentimenti, 1004 IV | timori della fanciulla erano esagerati. Quella stalla dove si radunavano 1005 III| stagnante, e riscaldata, esalavano miasmi puzzolenti che sconvolgevano 1006 I | rinchiusa al riparo dalle esalazioni malsane di quelle pianure, 1007 V | complimento, e l'accettava senza esaminarla troppo; ed era contenta, 1008 VII| potessi schiacciarla!~E nell'esasperazione del suo cuore invidioso 1009 I | occupava a tenere il conto esatto di quei particolari.~— Ne 1010 III| volta il suo desiderio fu esaudito. Le fanciulle che camminavano 1011 II | ballava fin al completo esaurimento delle forze; un po' con 1012 III| sanguisughe le premeva; ed andava esaurita la sua piccola provvista 1013 VII| abbracciò e poi abbracciò Nanna esclamando:~— Avremo sponsali in famiglia; 1014 I | appassionata; e quell'attenzione esclusiva che le accordavano le creava 1015 V | l'aspirazione ad un amore esclusivo.~Ma Nanna si vendicava di 1016 I | cosí indispensabile, che l'esigenza delle donne era giustificata 1017 IV | cuore. Confrontava quelle esistenze tanto normali colla sua, 1018 VI | Tra lei e Gaudenzio non esisteva nessuna intimità. Ma sentiva 1019 VII| sua terribile rivelazione.~Esitò un minuto; poi il suo cattivo 1020 V | parte d'affetto che non espandono in manifestazioni.~Provava 1021 V | ballerino.~Rosetta infatti, espansiva, chiassosa, gioconda, non 1022 I | nel pettinarsi, e stanno esposte al sole. Ma erano folti, 1023 V | distingueva, non esitava ad esprimerle a bruciapelo la sua ammirazione 1024 VII| zoccoli...~Gli occhi di Pietro esprimevano una paurosa ansietà. Fece 1025 | esse 1026 | essersi 1027 | Essi 1028 VII| prodigio. E Lucia era in estasi dall'ammirazione, saltava 1029 V | lion del paese per tutta l'estensione a cui giungeva il suo carro, 1030 I | Non aveva una robustezza esuberante; ma era sana e forte assai, 1031 | et 1032 VI | angelo che portò al Padre Eterno il resoconto di quella messa, 1033 II | due volte al giorno, e due ettogrammi e mezzo di pane di grano 1034 I | la famiglia spendeva per evitare a Nanna la comunanza di 1035 IV | non irritare la figlia.~Ed evitarono di farle altre osservazioni, 1036 IV | piglio con cui le diceva. Evitava di trovarsi in compagnia; 1037 VI | grosso carico di materiali da fabbrica, da condurre alla chiesa 1038 II | risaia. Erano tutti spilli faccettati, grossi come noci; e lucenti!~— 1039 II | dare l'indigestione ad un facchino. Ed ogni volta venne frugata 1040 | facciamo 1041 | facciano 1042 V | campagne, gli saltava incontro facendogli festa.~— Bentornato, uomo! 1043 | facendole 1044 | facessero 1045 | facessi 1046 | facevo 1047 V | E sorrideva di quella facezia, come se il dirle ch'era 1048 V | piccolo trionfo di cogliere in fallo la povera giovinetta~E piú 1049 II | Aveva le sue braccia, e le famose trenta lire per l'argento. 1050 VII| Rosetta, c’era ancora il famoso fiore in filigrana.~Nanna 1051 V | basta ad imbrigliare la fantasia.~— Lo sposo ci sarebbe — 1052 V | Nanna tornava a vedere il fantasma della cognata, e tremava.~ 1053 III| sembravano una processione di fantasmi.~E tuttavia, dopo una settimana 1054 | faremo 1055 III| arrabbiati di quelle bestiole da farmacia. Appena si sentiva addentata, 1056 | farvi 1057 IV | acqua le era stato troppo fatale, ed era superiore alle sue 1058 III| non poteva. Aveva tanto faticato tutta la settimana, ed aveva 1059 III| senza compenso, dopo tante fatiche.~La perdita di un po' di 1060 II | mio braccio — le dissefaticherai meno.~Ma Nanna non volle. 1061 I | persona s'indovinava la fatuità de' suoi pensieri. — Eccomi 1062 V | belle donnerispose quel fatuo. — Ora che avete la cognata 1063 VI | discorso di Nanna in suo favore. Le ironie non avevano trovato 1064 III| ardore febbrile del capo, favorirono la putrefazione di quelle 1065 II | carta, e la carta in un fazzoletto.~Nanna si rallegrò tutta. 1066 V | cariatide; doveva esser feconda come una Niobe, ed il suo 1067 IV | permettersi il lusso della fedeltà alla memoria della moglie 1068 IV | rivelato mai, e le oasi di felicità che le aveva fatto brillare 1069 III| addentata, portava la mano alla ferita, ed afferrata la sanguisuga, 1070 III| rispose una delle due vicine fermandosi per aspettarla.~— Tu non 1071 II | Siete pronti?~Gli altri si fermarono a gruppi, parte sulla strada, 1072 II | Purché non cammini. — Ma fermate, dunque.~— Eeeh! Eeeeh! — 1073 VI | imposte.~Gaudenzio stava fermo in piedi, ed osservava attentamente 1074 VII| invidioso attinse il coraggio feroce di dire a quel povero uomo:~— 1075 III| modo che le sfuggivano dal ferro le maglie della calza. E 1076 VII| angoscia, e pianse, e pregò con fervore:~— Oh Signore Iddio! Datemi 1077 V | senza espansioni, senza feste ed a due passi da lei, nello 1078 III| liberarla da quella calotta fetida e dolorosa, la capigliatura 1079 VII| debolezza della sua natura fiacca.~— Ecco com'è amata quella 1080 III| giugno che bruciava come una fiamma, si sentí cuocere il cervello 1081 I | scura in quella cornice fiammante.~Non ne diceva nulla; non 1082 VI | dispetto di lei. Faceva a fidanza sull'ambizione di Rosetta 1083 IV | E rianimata da questa fiducia, d'aver ancora la sua parte 1084 IV | perduta, se questa ha lasciato figli. La vedovanza è dispendiosa. 1085 IV | che avevano maritate le figliole, ed erano rimasti soli, 1086 II | altra uscirono dietro ai figliuoli, e li accompagnarono lungo 1087 V | quella bellezza avrebbe un figliuolo e non sarebbe piú bella.~ 1088 V | denti. E si compiaceva di figurarsi che fra un anno quella bellezza 1089 VII| rivolgendosi a lei continuava:~— Figurati! Egli credeva che Gaudenzio 1090 V | da romanzo; neppure una figurina elegante, ideale, com'era 1091 VI | della vanità lusingata, si figurò di trovare il domani nel 1092 II | donne davanti in una lunga fila che prendeva tutta la strada. 1093 II | crociera, in mezzo a quelle due file di letti azzurri, lasciando 1094 IV | che il vostro lino ve lo filerò, e del vostro olio non ne 1095 I | di natura bianca, liscia, fina; ma il sole e l'aria l'avevano 1096 VII| presso il muro tra le due finestre, ed aspettò.~Nanna udiva 1097 IV | udivano tinnire le corde dei finimenti, e gli Eeeh! del conduttore 1098 II | quel viaggio non dovesse finir mai. Contava i paracarri; 1099 IV | meglio non parlarne piú, finirà per avvezzarcisi.~Martino 1100 IV | nulla. Passò tutta estate, finirono i raccolti, e di sposo nemmeno 1101 IV | vicine mentre il marito finiva di rassettare il carro colle 1102 VI | Si vedrà. Se saranno rose fioriranno — e seguendo il suo pensiero 1103 I | stalla, ed uno aveva la fisarmonica per far ballare.~Gaudenzio 1104 III| mai sentita cosí male. Le fischiavano gli orecchi, e le doleva 1105 VI | tutta scossa. Nella sua idea fissa, credeva di vedere Gaudenzio. 1106 VII| pugni alle tempia guardando fissamente la tavola. Pensava forse 1107 VII| zoccolo l'hanno posto? — E fissandola negli occhi continuò: — 1108 IV | ad aspettare cogli occhi fissi al viale che metteva nel 1109 IV | I suoi occhi avevano una fissità lucente e misteriosa, che 1110 VI | di generosità guardando fisso Rosetta negli occhi come 1111 VI | tutte e due in volto. Nanna fissò la cognata negli occhi; 1112 III| vedeva una palla azzurra fluttuarle dinanzi.~— Oh Signor Iddio! — 1113 I | vampa sorgeva impetuosa nel focolare, e trovando nella pentola 1114 II | le guancie come due belle foglie di peonia. Lasciò quel discorso 1115 I | scrisse quel tal giorno, nel foglio piú riposto del suo albo, 1116 I | chi fosse; le narravano fole, s'intrattenevano dei suoi 1117 V | opinioni avanzate. — Quel folletto di ragazza aveva proprio 1118 I | esposte al sole. Ma erano folti, lunghi, e quando, la sera 1119 V | affrettato a pigliare la forestiera. Nel ricondurre a posto 1120 VII| generosità, eroico sotto la sua forma volgare e grottesca:~— L' 1121 III| unirono a quella voce e formarono un coro. Nanna pure cantò 1122 I | fare a meno di notare che formavano un grosso volume, e che, 1123 I | pensava:~— Ecco una fanciulla fortunata; ed eccone altre che la 1124 VII| Qui c'è Rosettadisse forzandosi di apparire tranquilla — 1125 VII| pace del fratello; e si forzava di persuadersi che la cognata 1126 VII| impresse col dito tante piccole fossette, la spolverò di zuccaro; 1127 I | facessero arrossire come una fragola, scesero dolci nel suo cuore; 1128 VI | cosí facilmente; ed io non frapporrò altri ostacoli. Ma appena 1129 VII| chicchi; ne uscivano le carte frastagliate. Questa volta l'avevano 1130 I | interessucci da bimba. Il fratellino, tra perché era un maschio, 1131 II | di abbreviarsi la strada frazionandola.~Tuttavia rimaneva sempre 1132 I | era vero; quella brutta e fredda aureola di metallo, è l' 1133 V | guancie.~Nanna si lasciò fare, freddamente, senza ricambiare quell' 1134 VI | lo avrebbe ucciso.~Toccò fremendo nel paniere della cognata, 1135 V | nel letto con Nanna.~Nanna fremette all'udire quella combinazione. 1136 V | felice suo malgrado, e ne fremeva.~~  ~Pietro, assiduo al 1137 VII| sposerebbe Lucia, o cesserebbe di frequentare la casa. Piú probabilmente 1138 V | era divenuto un costante frequentatore della stalla. Il suo arrivo 1139 III| il proprietario faceva frequenti visite alla cascina, ed 1140 VII| perché Lucia s'era fatta fresca come una rosa dacché era 1141 IV | aveva ripreso alquanto della freschezza giovanile. A forza di portare 1142 III| fresco, ed un bel pezzo di frittata di fagioli che le mandava 1143 IV | tratto vedeva passare una frotta di fanciulle che si voltavano 1144 II | facchino. Ed ogni volta venne frugata alla porta, e le furono 1145 IV | Ed il vecchio diede una frustata al cavallo, e lentamente 1146 II | voltando le spalle, era fuggita in cucina. D'allora non 1147 III| accordata per la mondatura, era fuggito colle caparre, ed i denari 1148 II | Pareva che quelle pianure fumassero, o che fossero un vasto 1149 VII| tratto qualcuno bussò con furia all'uscio, e la voce di 1150 III| galeotto, quel cibo di cui i galeotti non hanno idea.~Nanna non 1151 III| giornata di quel lavoro da galeotto, quel cibo di cui i galeotti 1152 VI | contenta di vedere quel gallo della checca occuparsi di 1153 II | la presenza di Gaudenzio galvanizzò le sue forze abbattute.~ 1154 III| indifferenza tutte quelle gambette, nude fino al ginocchio, 1155 III| canzone:~ ~Bersaglier di Garibaldi~Colla piuma sul cappel,~ ~ 1156 VI | Perché... perché... via il gatto i sorci ballano. — E gli 1157 II | intorno alla bocca — Siete voi Gaudenziooo!?~— Sííí. Vado ad aspettarvi 1158 IV | Preferisco star qui.~— Ma qui si geladisse Maddalena, — e noi 1159 II | disse Pietro. — Hai i piedi gelati.~— Ma che! Ho tenuti gli 1160 VI | spillo, tremolante come una gelatina, le stava molto bene.~— 1161 IV | avrebbe costituito un segreto gelosissimo di famiglia pel quale babbo 1162 VI | velo. Figurava un ramo di gelsomini, ed era montato sopra un 1163 III| quelle note lente, cadenzate gemebonde, la fecero piangere.~Alle 1164 III| e rimase adagiata cosí, gemendo sommesso.~Piú tardi Gaudenzio 1165 I | occorrerebbe.~Ed il babbo gemette anch'esso:~— Settantadue 1166 I | gialliccio, senza riflessi, che è generale nelle contadine, le quali 1167 VI | aveva nulla da invidiare ai generi del suo commercio. Trovava 1168 VI | lontana da casa, l'offerta generosa di rifarle il letto nuziale 1169 V | grazia che tutti erano stati generosi con lei, ed aveva raccolto 1170 I | magnifico d'abnegazione; era generoso; era grande. E disprezzavano 1171 VII| minuto; poi il suo cattivo genio le suggerí questo pensiero 1172 II | per qualche tempo dai loro genitori. Eppure, cheché sentissero 1173 VI | atroce. Dipanar filo, nel gergo del paese, vuol dire rimaner 1174 III| e parlava concitato, e gestiva convulsamente. Ed appena 1175 II | sposaPareva il bambino Gesú che regge il mondo.~A cena 1176 VI | dal vostro uomo, o da... Gesù bambinoconcluse incontrando 1177 VII| Nanna, ricadde a sedere, e gettando sulla tavola un coltello 1178 VII| e le sussurrò:~— Non lo gettare. È lui che ce l'ha posto. 1179 VII| fiore, allungò la mano per gettarlo a terra di fuori. Ma Nanna 1180 VI | perché sono stata io che l'ho gettata a lui la notte di Santa 1181 VI | gridando a squarciagola:~ ~Te gh'et la donna bella~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~ ~ 1182 III| Poi le si era applicato il ghiaccio continuamente durante la 1183 | giacché 1184 V | che fanno uscire macchie gialle sul viso e cadere i denti. 1185 I | capelli di quel biondo opaco, gialliccio, senza riflessi, che è generale 1186 VII| irritarla. Nello zoccolo rosso e giallo di Rosetta, c’era ancora 1187 III| sarebbe per uscire da questo ginepraio.~— Una risorsa? — domandò 1188 I | Interrompevano i discorsi per giocare con lei; le chiudevano gli 1189 VII| disse con voce cupa:~— Hai giocato un brutto gioco, guarda. 1190 I | a Nanna la comunanza di giochi coi piccoli mandriani.~E 1191 VII| Hai giocato un brutto gioco, guarda. Mi sarei ammazzato!~ 1192 II | della scodella. Pareva un giocoliere in atto di slanciarla nello 1193 V | infatti, espansiva, chiassosa, gioconda, non si trovava bene con 1194 V | cuore esultava tutta la giocondità della gioventú e della salute. 1195 IV | delle quarte pagine dei giornali, ed un altro anno a perfezionare 1196 IV | rimasto . Piú tardi il giornaliero aveva ripreso:~— Date retta, 1197 I | sempre la spavalderia dei Don Giovanni.~— Ah! Se avessi l'argento! — 1198 VII| suppliche non avrebbero giovato a nulla su quella natura 1199 II | si sciupa la salute e la gioventù. A trent'anni si è vecchie. 1200 IV | altro al mio posto, nevvero giovinotta?~— O per me, voi o un altro 1201 III| comprendere una sofferenza. E girando sui tacchi, si diresse all' 1202 II | va, Nanna? — ed intanto girava gli occhi sulle zappatrici, 1203 I | stalla, era sempre Nanna che girellava intorno, un po' accanto 1204 III| fece fare un turbinio di giri a rovescio, si sentí mulinare 1205 IV | vanno tanto superbe. Le gite al mercato a vendere per 1206 V | aspettava a quel punto per giudicarla. Ma quell'abbraccio espansivo, 1207 II | dalle loro case forti e giulive cantando per via, si facevano 1208 II | le sussurrò con accento giulivo:~— Oh, Teresa! È Gaudenzio!~— 1209 IV | gola. Il nuovo inquilino giungendo nel cortile aveva riconosciuto 1210 IV | l'ora. L'altro inquilino giungerà a momenti. — Rimasero un 1211 IV | cascina, e la strada per giungervi, ed aveva capito che lo 1212 VI | affrettandosi prima che Gaudenzio giungesse alla porta.~— Benepensò. — 1213 III| ristagna subito.~In quella giungevano sull'aja. La mondatrice 1214 IV | Ecco i nuovi vicini che giungonodisse Nanna~E, puntando 1215 IV | principale del suoi parenti, era giunta a credere d'essere un piccolo 1216 VII| quel povero uomo:~— Sei giunto tardi; ce n'è già un altro 1217 III| come se volesse slogarle le giunture.~E Nanna gli posava languidamente 1218 VII| E rabbrividí ancora.~— Giura che quel fiore è nello zoccolo 1219 VII| nello zoccolo di Lucia; giuralo! — gridò Pietro con impeto.~ 1220 VII| giurasse il falso; e dopo quel giuramento non dubitava piú. Considerava 1221 V | sulla coscienza, possono giurare che non avrebbero fatto 1222 VII| sospettare che la sorella giurasse il falso; e dopo quel giuramento 1223 VII| colla coscienza sicura:~— Lo giuro. Vieni a vedere.~Pietro 1224 II | passata la pialla di San Giuseppe. ~Nanna s'era confusa e, 1225 V | di aggravare le cose, per giustificare ai propri occhi l'odio che 1226 VI | segretamente, o in una maniera che giustificasse quella larghezza.~La sera 1227 I | esigenza delle donne era giustificata ai suoi occhi; egli era 1228 | glielo 1229 VI | assaporare quel momento di gloria, incontrò gli occhi di Lucia, 1230 II | guardare le giornaliere per godere della loro meraviglia. Ed 1231 IV | ti te cicchet ~E mi me la godo, ~Che gioia che provo~A 1232 V | dentro col suo odio fino a gonfiare quell'inezia alle proporzioni 1233 III| signora sporgere di sotto la gonna, che avrebbero rasentato 1234 I | alla turca colla vecchia gonnella d'una massaia ed aveva attorcigliato 1235 I | gomiti non pungono piú, le gonnelle non vi cadono piú dai fianchi — 1236 II | giornalieri. Le donne in gonnellina corta, coi piedi scalzi, 1237 IV | seccature, e suggerí una piccola governante di dieci anni, che Maddalena 1238 IV | bisogno dei collegi, delle governanti, di molte cose che costano 1239 III| coltello da cucina. S'udí un gracidare alto e disperato, e tosto 1240 VI | capitavano cosí di rado, che li gradiva anche quando le venivano 1241 V | vedesse che pigliava un granchio, poverina, se ne aveva male 1242 V | demonietto di donna! Che granello di pepe! Le studiate tutto 1243 V | come se il dirle ch'era grassa e non aveva imbottiture 1244 VI | salumaia, che in quanto a grassezza non aveva nulla da invidiare 1245 IV | florida.~Fu una specie di gratitudine verso quella rivale, che 1246 II | giornata non le parve troppo gravosa, e passò lesta assai. Essere 1247 I | rendevano pochino; l'affitto era gravoso, ed il proprietario metteva 1248 V | quegli occhioni ingenui, e la grazietta della persona. Ma le si 1249 V | parlò con quella deferenza graziosa con cui si parla ai bambini. 1250 V | nel paniere e glielo gettò graziosamente tra capo e collo ripetendo 1251 V | ammirazione del buon umore e della graziosità della bella sposa.~C'erano 1252 I | giudizio dei sette Savi della Grecia in quelle sentenze della 1253 V | altro che rimboccare il grembiale colmo dell'insalata che 1254 II | vasto piano della risaia era gremito di giornalieri. Le donne 1255 III| al capo, ed aveva fatto greppo pensando alla bella fanciulla 1256 III| schernitrice di Gaudenzio gridarle:~— Lo sapevo bene, io. Voi 1257 I | visetto tondo, due occhi grigi larghi larghi, una boccuccia 1258 III| abbandonata in quella pianura grigia; aveva voglia di piangere; 1259 V | punto bella, che non avesse grilli in testa, e potesse far 1260 III| che, sebbene riscaldate, grondanti sudore, s'avviavano allegramente 1261 III| brune delle fanciulle che grondavano sangue da parecchie ferite.~— 1262 II | tutti spilli faccettati, grossi come noci; e lucenti!~— 1263 VII| sotto la sua forma volgare e grottesca:~— L'altro è nello zoccolo 1264 II | sotto il braccio come una gruccia, e si voltò a guardare.~ 1265 II | avvezza. Ed alla mondatura si guadagna benino. In principio pagano 1266 VI | nelle risaie per aiutarla a guadagnarsi l'argento, le cure che le 1267 II | cessarono presto. Ed intanto ho guadagnate quasi quaranta lire. Sarà 1268 IV | Mi pare che sia tempo. Guadagno abbastanza per mantenerla.~— 1269 III| aja dietro il cancello, e guardandosi e sorridendo l'una all'altra 1270 V | dinanzi sogghignando senza guardarli.~— Buondí Nanna — le gridò 1271 III| all'aja. Se ne staccò senza guardarlo, senza parlare, ed andò 1272 II | sospirò Martino. — Ma guardati dalle febbri, la mondatura 1273 III| un torto.~Maddalena aveva guardato anch'essa la figliuola, 1274 VI | tacevano nella stalla. Tutti guardavano Gaudenzio e lei. Gaudenzio 1275 V | danzare vi riscalda! Io non guardo — e si poneva davanti agli 1276 II | poi il martedí si risentí guarita.~Cosí finí le sue trenta 1277 VII| e partí che non era ben guarito. Un po' di cruccio, un po' 1278 VII| che l'umido della notte lo guasti. Sta per nevicare.~Pietro, 1279 I | vacche, e le fanciulle che guidano i paperi, si scontrano nei 1280 I | contro il muro di casa a guisa di panca, e d'inverno nella 1281 I | un ostacolo a salire, le guizzava intorno, l'avvolgeva tutta 1282 V | presa la scopa!~E Nanna gustava tutte le acri voluttà del 1283 V | Ma che! Queste sono idee della mia nonna! — disse 1284 VII| disperazione; e tutte le passioni ignobili che l'avevano esaltata si 1285 V | usa a Trecate, non si può ignorarlo a Cerano. Non c'è mica il 1286 | II 1287 | III 1288 V | di loro. E tutta quella ilarità giovanile passava e ripassava 1289 IV | questo non le impedí di illanguidire sempre piú. Era ammalata 1290 VII| con cui s'era cercato d'illuderla per farsi beffe di lei, 1291 VI | portici vi sono tanti banchi illuminati, con ogni sorta di chicchi, 1292 V | sposo. Che si fosse ancora illusa?~Intanto Pietro era sempre 1293 VI | un mondo di speranze e d'illusioni: ed ella disse nel suo pensiero: — 1294 V | giorni di nozze era sempre imbarazzato delle proprie emozioni; 1295 V | comperar l'oro. Maddalena fece imbiancare la stanza accanto alla sua, 1296 V | so bene che è tutta roba imbottita. — E sorrideva di quella 1297 V | ch'era grassa e non aveva imbottiture fosse il piú grande vanto 1298 V | la ragione non basta ad imbrigliare la fantasia.~— Lo sposo 1299 IV | bottoni; se il primo non s'imbrocca si va sghimbescio fino all' 1300 IV | pensando cosí rimaneva sempre imbronciata; e rispondeva a tutti con 1301 V | babbo.~Nanna si appese coll'immaginazione al braccio del giovinotto, 1302 VI | finita.~Gaudenzio c'era, l’immancabile. Egli pure aveva osservato 1303 II | bastonata. Spesso si coricava immediatamente dopo la cena. Ma la domenica, 1304 I | grande, abitava da tempo immemorabile una famiglia Lavatelli, 1305 III| appena ad albeggiare; tutta l'immensa pianura era avvolta in un 1306 I | potuto misurare tutta l'immensità di quell'ingiustizia, avrebbe 1307 IV | fanciulla avrebbe preso un posto immenso nelle preoccupazioni dei 1308 V | minestra.~— Addio Nannadisse immergendo il paniere che si riempí 1309 V | ballerina si trovò sola ad impacciare le coppie danzanti, dovette 1310 II | mezz'ora, ed era poi tutto impacciato nel dare un bacio alla figliola 1311 VII| in cucina, nell'idea di impadronirsi dello zoccolo di Rosetta, 1312 V | delicatina, allungata ed impallidita dalle febbri, gentile, bianca, 1313 II | ora mattutina era aperto, impannate e tende, si vide addirittura 1314 V | di Nanna, senza lasciarsi impaurire nemmeno per ombra dalla 1315 VI | povera sposa era sempre impaurita.~Non aveva nulla di grave 1316 III| sopra il capo, e l'asino impaurito si dava a fuggire trascinandola 1317 II | primi di giugno, e Nanna s'impazientava di quella lunga assenza. 1318 IV | possibile cura. Ma questo non le impedí di illanguidire sempre piú. 1319 II | che le raggiava nel volto, impedirono al babbo di Nanna ed ai 1320 V | ballare con tua moglie. È impegnata per tutta la sera... — Avrebbe 1321 V | al dito. Era uno scherzo impertinente in cui la sposa non aveva 1322 V | parenti, a frenare tutti gli impeti del loro cuore, povera gente!~ 1323 I | Ella pure si fece innanzi impettita a salutare il bel Turco; 1324 VI | Il tempo che Gaudenzio impiegò a traversare la stalla. 1325 VI | cognata divenne sragionato, implacabile.~Non era piú gelosia; non 1326 VI | e lei. Gaudenzio che la implorava, lei arbitra di farlo contento 1327 IV | ancora sposa; e le pareva impossibile che quelle dolcezze, vedute 1328 VI | tornò a guardare traverso le imposte.~Gaudenzio stava fermo in 1329 IV | che l'umidità della sera impregnasse l'aria de' suoi umori malsani.~ 1330 III| organiche di cui i capelli erano impregnati. Ed appena lo stato della 1331 III| di ciascuna. Il sensale imprenditore aveva accordato soltanto 1332 VII| rapidamente, l'arrotondò, v’impresse col dito tante piccole fossette, 1333 VII| all'avvenire. Ora, nell'impressione del primo momento, sentiva 1334 V | sussurro fra capo e collo. Le impressioni che avevano destate in lei, 1335 VII| aspettava quella venuta improvvisa, e non era preparata a fare 1336 II | l'ammalata non commise imprudenze, e poté guarire in poco 1337 III| rizzati — disse la medichessa impugnando arditamente un gran coltello 1338 IV | allora il suo carattere s'inasprí sempre maggiormente. Parlava 1339 II | si ballerà sull'aia per inaugurare la zappatura~— Conosci Gaudenzio 1340 VII| Nanna con un po' d'ironia, incapace di sacrificare quel meschino 1341 V | risaia dove lavorava Nanna, s'incaricò di portarle qualche provvigione 1342 IV | fossero ancora cosí lontane ed incerte.~Ed il sensale, disprezzato 1343 II | maneggiare la zappa e d'incidere il terreno, la faceva sussultar 1344 I | sempre scoperti i denti incisivi.~Aveva i capelli di quel 1345 VI | Gesù bambinoconcluse incontrando lo sguardo di Nanna.~Egli 1346 VI | occhi delle due cognate s'incontrarono. Rosetta, che aveva sulla 1347 III| ridendo e cantando:~ ~Ho incontrato una signora,~Dighel no.~ ~ 1348 V | avuto bisogno l'isolamento incoraggiante del viaggio di nozze! Ma 1349 VII| conforto, che Nanna se ne sentí incoraggiata e prese a sghignazzare piú 1350 VII| rimasto solo colla sposa, ed incoraggiato dalle espansioni di lei, 1351 VI | ripetè Gaudenzio con piglio incredulo.~— Sicuro; e poi si sono 1352 IV | d'umiliazioni.~E gliene incresceva, poveretta, tanto e quanto 1353 III| stretta a quella di lei, incrociando le gambe, sfiorandole il 1354 II | penoso, come se avesse un'incudine sul petto:~— Ma? E che ci 1355 VII| quel gomitolo, ed il modo indegno con cui s'era cercato d' 1356 IV | scommessa.~E Nanna aveva indicata la cascina, e la strada 1357 I | che si vedeva, con gioia indicibile, arrotondata e colorita 1358 I | rispose Nanna con piglio indifferente. — Ma quei commenti indiscreti 1359 III| mondatrici. — E guardarono con indifferenza tutte quelle gambette, nude 1360 II | commestibili, da dare l'indigestione ad un facchino. Ed ogni 1361 IV | mai avvenuta.~E Nanna s'indignò di quel silenzio, lo interpretò 1362 II | per l'effetto; e che causa indiretta anche!~~  ~Quando Nanna 1363 I | indifferente. — Ma quei commenti indiscreti sulla sua persona, sebbene 1364 V | mostrare il suo desiderio indiscreto di vederla scollata. — Del 1365 I | marito questi due fatti indiscutibili: 1° — Che gli spilloni costavano 1366 I | rendeva quella spesa cosí indispensabile, che l'esigenza delle donne 1367 IV | anno, e se vedeva qualcuno indispettito, non mancava di cantare 1368 II | le ossa rotte e le reni indolenzite, come se l'avessero bastonata. 1369 III| stanche coi piedi gonfi ed indoloriti.~Nanna, seduta sulla paglia 1370 I | chiudevano gli occhi per farle indovinare chi fosse; le narravano 1371 I | a quattordici anni, non indovinasse che sotto c'era un mistero. 1372 VII| alla siepe. Nanna aveva indovinato. L'innamorato correva alla 1373 I | E da tutta la persona s'indovinava la fatuità de' suoi pensieri. — 1374 V | Le fanciulle erano tutte indulgenza per lui; ed a quella sua 1375 VII| il fiore, esitante, quasi inebetito tra la speranza ed il timore. 1376 I | ripeté nel pensiero, e ne fu inebriata, come lei, elegante lettrice, 1377 VI | Quell'anima avvilita s'inebriava di tali visioni crudeli.~ 1378 I | lei, elegante lettrice, s'inebriò della romanza soave che 1379 III| distesa sulla paglia in quell'inerzia refrigerante.~Ma il negozio 1380 V | odio fino a gonfiare quell'inezia alle proporzioni d'un adulterio.~ 1381 I | Lavatelli, aveva passata l'infanzia a custodire le oche. Ne 1382 VI | Pietro rimanderebbe la moglie infedele ai suoi parenti; e la casa 1383 III| formato una crosta; quando le infermiere avevano tentato di staccarla, 1384 V | alla vita dopo una lunga infermità di cui ha creduto morire. 1385 VII| entrambi. Ed in quell'intimità infinita che lega gli sposi, in quelle 1386 II | un tema su cui c'era un'infinità di motivi da ricamare; tornare 1387 VII| alcuni minuti. Un tempo infinito per la sua impazienza angosciosa, 1388 VI | guardia, ora che la sapeva informata di tutto; ma tuttavia persisteva 1389 III| sfiaccolate, pallide, cogli occhi infossati, le braccia penzoloni, il 1390 VI | trovava~Ma i suoi calcoli l'ingannarono. Aveva contato senza l'astuzia 1391 IV | ella comprese che s'era ingannata allora, ed aveva attribuito 1392 V | accorgeva di tutto questo. Dell'inganno della bimba, della sua simpatia 1393 I | ha trovato una scappatoia ingegnosa; e soggiunse:~— Non si avrebbe 1394 V | profondo di quegli occhioni ingenui, e la grazietta della persona. 1395 VII| piedi del letto; e Nanna inginocchiata accanto alla culla della 1396 III| hanno idea.~Nanna non poté ingoiare la minestra. Mangiò un pezzo 1397 III| voglia; stirò le membra ingranchite; si mise il vestito della 1398 IV | era fatta robusta, aveva ingrassato parecchio ed il suo volto 1399 I | detto che le sue donne erano ingrate e crudeli.~Ma non disse 1400 II | ad ogni cascinale si andò ingrossando. Quando giunse dai Lavatelli 1401 II | le cose che si dicono gli innamorati; ma era certa che dovevano 1402 III| agitava dinanzi agli occhi inondati, nello spasimo dell'angoscia.~ 1403 III| lascia sprecare il tempo ad inseguirle.~— Ma vedete un po' quanto 1404 V | bottegai, tutti sfaccendati che insidiano le ragazze, signora no; 1405 VI | e colse l'occasione per insidiare al marito l'idea di quel 1406 VI | tornò a dire con voce insinuante la piccina.~— Oh, io non 1407 VI | metterete fuori il paniere? — insisté Gaudenzio.~— Non è per me 1408 IV | si fissava col pensiero, insisteva con delizia, e le sussultava 1409 III| delle acque si faceva piú insopportabile.~Nanna aveva la nausea. 1410 III| gelosia, le diedero una forza insperata. Si rizzò d'un balzo, Prese 1411 VI | Fu un momento di trionfo insperato per Nanna. Tutta la sua 1412 V | vendicava di non poterlo inspirare. Pietro invece, profondamente 1413 VI | e quel sentimento, che inspirava per la prima volta, finí 1414 VII| Iddio! Datemi una buona inspirazione. È la notte di Natale.~~  ~ 1415 VI | civetteria, da innamorata, le inspirò il desiderio di dire, o 1416 VI | serberebbe rancore.~~  ~Quell'insulto finí di avvelenare il cuore 1417 VI | Uno sguardo d'amore e d'intelligenza rivolto a sua sorella doveva 1418 V | bella sposa con tutta l'intensità dei sentimenti concentrati, 1419 III| ardore del sole era cosí intenso che pareva di sentirsi guizzare 1420 III| della calza. E mentre era intenta a riprenderle stando china, 1421 IV | Dopo averci meditato tutta intera la notte, quell'idea le 1422 II | non si consideravano parte interessata, ne parlavano con ammirazione.~— 1423 I | trastulli e de' suoi piccoli interessucci da bimba. Il fratellino, 1424 II | ammalata. Egli disse:~— È un'intermittente che potrebbe andare per 1425 V | avuto Lucia colle febbri intermittenti dopo la mietitura del riso. 1426 II | sera, avevano abbreviata l'intermittenza.~Le pareva che quel viaggio 1427 VI | di speranza. Ella aveva interpretato tutto il discorso di Nanna 1428 IV | indignò di quel silenzio, lo interpretò a rovescio, e pensò:~— Ecco 1429 VI | quella parola e continuò ad interrogare come la spingeva la curiosità 1430 II | e curiosi come due punti interrogativi, parevano dire: — Eh? Che 1431 V | ammogliarsi? — domandò Nanna interrompendo egoisticamente quello sfogo 1432 VI | usciva anch'essa. Senza interrompere la sua canzone, quando furono 1433 II | poche, ed il loro canto s'interrompeva per lunghi tratti.~Nanna 1434 I | un po' accanto all'altro. Interrompevano i discorsi per giocare con 1435 II | ripigliando in coro la canzone interrotta.~Quella sera la casa parve 1436 I | Poi riprese il discorso interrotto:~— Dicevo che Nanna ha diciassette 1437 V | all'antica per questo, — interruppe Nanna, che maliziosa com' 1438 VI | matrimonio fra loro. Cosí aveva inteso onestamente le cose quella 1439 VII| aveva prevenuto. E tuttavia, intimidito dalla presenza della sorella, 1440 IV | di lasciar la figliola ad intirizzirsi a quel modo.~— È meglio 1441 IV | grazia.~— No, ma perché vuoi intirizzirti qui sola, mentre si sta 1442 V | viso imbronciato, l'umore intollerante, i giudizi malignati e severi, 1443 III| che due ore di lavoro — ed intonò la canzone:~ ~Bersaglier 1444 I | fosse; le narravano fole, s'intrattenevano dei suoi trastulli e de' 1445 III| iniettati e le vene della fronte inturgidite dal lungo star china, e 1446 III| brutta però — osservò quell'inurbano galante guardandola in viso. 1447 IV | risparmiava atti e discorsi inutili. Maddalena venne sulla soglia 1448 VI | Sarebbe stato rivelare inutilmente lo scherno del gomitolo 1449 V | giudizi malignati e severi, la invecchiavano assai e la facevano stare 1450 IV | parevano un atto di giustizia inventato apposta dalla Provvidenza 1451 VI | Accetterà lo spillo, ed inventerà una zia, una parente qualunque 1452 VI | avevano rubata?~E l'altra inventerebbe delle scuse:~— ; ma l' 1453 I | ed eccone altre che la invidiano!~E dire che era proprio 1454 VII| vergognava, colla sorella invidiosa, della galanteria che voleva 1455 VII| esasperazione del suo cuore invidioso attinse il coraggio feroce 1456 V | tornò a casa piú che mai inviperita contro la sposa.~~  ~Rosetta 1457 V | Nanna sentiva, nel suo cuore inviperito che la cognata era felice 1458 III| fianchi in misura come muto invito alla danza.~— Ma se avete 1459 IV | piovevano, forse neppure invocate, su quella fanciulla di 1460 III| non ne poteva piú. Quasi involontariamente si chinò sulla panca, si 1461 IV | meno le compagne; era meno irascibile. Soltanto era afflitta che 1462 VI | Nanna in suo favore. Le ironie non avevano trovato la via 1463 III| mani scoppiò in un pianto iroso e convulso; strappava la 1464 I | scoperto, che serviva ad irrigare il terreno, a lavare erbaggi 1465 IV | esacerbato.~— Qui ti si irrigidiscono le dita, non puoi filare: 1466 VII| anche lei. Non s'era voluto irritarla. Nello zoccolo rosso e giallo 1467 IV | ribattuto Nanna con piglio irritato, quasi quasi a rimproverargli 1468 IV | eccitando, finché quello stato d'irritazione divenne il suo stato abituale.~ 1469 IV | richiamo senza alzarsi per isgombrare la porta. I contadini non 1470 II | stesse nel mezzo come un'isola. A distanza si sarebbe veduta 1471 VII| rimarrebbe ancora sola, ancora isolata, senza nessuno a cui volere 1472 VII| Rosetta vezzeggiava il suo ispido uomo come se lo avesse sposato 1473 III| loro nudità avariate non ispiravono piú peccati di desiderio.~ 1474 V | quella.~La povera piccina non istette a lungo ad accorgersi che 1475 V | simpatici di lui. Ne era istintivamente geloso, perché l'apprezzava 1476 V | raggomitolato in sé stesso come un istrice. Aveva soggezione di lui. 1477 VII| braccia penzoloni rimase come istupidito a guardarla a bocca aperta~ 1478 | IV 1479 I | boccuccia stretta; ed il labbro superiore troppo corto lasciava 1480 II | Nanna, a dir vero, sebbene laboriosa, non aveva mai fatto giornate 1481 III| colori, l'umore sereno, la laboriosità assidua, ed i ricciolini 1482 VII| con me. Temo vi siano i ladri nella mia stanza, ci vedo 1483 VI | grazia di toccare il cuore al ladrosuggerí Maddalena.~Nanna 1484 II | risaia. Egli l'aveva detto laggiù nel salutarle l'ultima domenica.~— 1485 V | cognata non venirti poi a lagnare. Sarai stata tu a voler 1486 V | prime volte l'argento, e si lagnava che le dava il mal di capo. 1487 II | o che fossero un vasto lago, ed il cortile ci stesse 1488 III| delle lingue di fuoco, che lambissero le carni, che succhiassero 1489 IV | fanciulle che si voltavano per lanciar motti sguaiati ai giovinotti 1490 III| giunture.~E Nanna gli posava languidamente sulla spalla la mano sinistra, 1491 III| di sale, ed un pezzo di lardo rancido.~Dopo una giornata 1492 VI | che giustificasse quella larghezza.~La sera del giovedí era 1493 II | furono sequestrate quelle larghezze, ed entrò dalla figliuola 1494 II | Pregate quell'uomo che lasci salire mia sorella sul carro — 1495 VII| maritare la figliola. Pacifico, lasciamo stare. Era sempre a guardare 1496 IV | Perdoniamoci a vicenda e lasciamoci da buone vicine e da buone 1497 V | se è una trascurata passa lasciandola a terra. ~— Ma che! Queste 1498 VII| scena davanti a tutti; e lasciandosi cadere le braccia penzoloni 1499 II | abitudini. Le carezze le lasciano ai bambini ed agli sposi. 1500 III| vecchi dissero:~— Bisogna lasciarla sfogare — e non parlarono 1501 V | coperto di Nanna, senza lasciarsi impaurire nemmeno per ombra 1502 VI | sono ravveduti, e l'hanno lasciata sulla siepe dell'orto.~—


1°-capit | capog-erran | esage-lasci | latte-pigli | piomb-sarem | saro-treme | tremi-zucch

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