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Temistocle Solera
Giovanna d'Arco

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  • PROLOGO
    • Scena quarta. Giovanna sola, scende dalla balza
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Scena quarta. Giovanna sola, scende dalla balza

 

Oh ben s'addice questo

Torbido cielo al miserando affanno

Di Francia oppressa! - Perché mai d'imbelli

Forse ho l'alma vestita,

L'alma che vola dal desio rapita

Ai campi di battaglia! -Ma d'una ferrea maglia,

E d'una spada, e d'un cimiero forse

A me fia grave il pondo?...

Tanto richiedo a te, Speme del mondo.

Sempre all'alba ed alla sera

Quivi innalzo a te preghiera;

Qui la notte mi riposo,

E te sogna il mio pensier.

Sempre a me, che indegna sono,

Apri allora il cor pietoso...

Oh se un m'avessi il dono

D'una spada e d'un cimier!

(va ad assidersi sulla pietra)

Ma... le stanche pupille... il sonno vince...

Regina, il baldo voto

Perdona... e benedicimi...

 

(Si addormenta)

 


 




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