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Temistocle Solera Giovanna d'Arco IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena seconda. Giacomo, Talbot, Soldati
Giacomo. il suo crine scomposto, i suoi atti dimostrano il disordino della mente. Detti.
GIACOMO: Questa rea che vi percuote Sarà vostra prigioniera.
TALBOT: Chi sei tu?...
GIACOMO: Son tal che puote..
SOLDATI: Sarà nostra?
GIACOMO: Pria di sera... Io lo giuro ad un sof patto.
SOLDATI E TALBOT: Parla, parla!... Sarà fatto.
GIACOMO: Franco son io, ma in core M'è prima patria onore; Giurai se alcun l'affronta Morire o '1 vendicar; Or questo crin già bianco Carlo gravò d'un'onta... Contro l'indegno Franco Chiedo tra voi pugnar.
SOLDATI: Chi fia?... Qual arde incendio Nel baldo favellar?
TALBOT: Vien!... di guerra in forte luogo Si rialzi ancor la tenda.
CORO: Noi colà fiammante rogo Ergerem che l'empia incenda.
GIACOMO: Oh Giovanna!...
CORO: Le tue ciglia Gemon pianto!... qual dolor!...
GIACOMO: E memoria d'una figlia Che tradiva il genitor. So che per via di triboli Ne adduce il fallo primo, So che fia schiuso ai miseri Più terso e caro sol... Deh la paterna lagrima Si doni al basso limo! Languido è il frai, ma l'anima Maggiore è d'ogni duol.
CORO: Nobile vecchio, affrettati... Tutto ne avvampa il cor. Vien la vendetta a compiere Nel vile seduttor.
(I soldati seguono Talbot e il vecchio)
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