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Temistocle Solera Giovanna d'Arco IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena seconda. Giacomo
GIACOMO (solo): Ecco il luogo e il momento! - Io qui di padre tutte Fibre detergo, e del Signor crucciato Or fulmine divento. Lode, lode a lui sia, che al dì segnato Di sua vendetta ultrice Il fedele serbò vecchio infelice! Speme al vecchio era una figlia... Dovea chiudermi le ciglia... Or costei - crudele affanno! - Vengo io stesso ad accusar. Di vergogna e di dolore Olocausto offro al Signore... Possa, oh possa a eterno danno Quella misera sottrar!
(Squillo di trombe dal tempio, alle quali succede il seguente inno)
Te, Dio, lodiam, te confessar n'è vanto, Signor possente dell'eteree squadre; Fin che l'alma ha pensiero, il labbro ha canto Con umil cor t'invocheremo, o Padre! Osanna a te, che vincitor di morte Schiudi ai redenti di Sïon le porte!
GIACOMO: Compiuto è il rito! Ai cantici divini Quale assistea colei?... Né il loco santo Terror le infuse? - Ma il corteo giulivo Esce, ed ella il precede... Alla turbata Anima oh come tutto Risponde il volto!
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