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Temistocle Solera Giovanna d'Arco IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena sesta ed ultima. Soldati Francesi cogli stendardi, che precedono Giovanna, adagiata sulla bara. Popolo, uomini e donne. Detti
CORO: Non sembra un angelo - che a sonno placido Chini le ciglia? Lucente un'aura - sul viso candido Dal cielo piove; Dal frai virgineo - di puro effluvio Un'onda move!
GIACOMO: Gran Dio!... Silenzio - represso gemito Mandò l'estinta.
CARLO: Le luci s'aprono! -sorge!... oh miracolo! Morte fu vinta.
(Giovanna levasi dritta, e si muove come investita da forza soprannaturale)
GIOVANNA: Che mai fu? - Dove son? -
CARLO: Fra' tuoi guerrieri.
GIACOMO: E presso il vecchio padre...
GIOVANNA: Oh! non son io Un'empia incantatrice!
CARLO: Un angelo tu sei!
GIACOMO: Ma in nebbia folta Chiusi eran gli occhi.
GIOVANNA: Oh padre!... Oh re!... Miei prodi!... Ben vi ravviso! - Ecco le franche insegne... La mia dov'è?... ch'io la riporti al cielo, Fidata messaggiera.
CARLO: Prendi... ma non lasciarne! (Le presenta l'insegna)
GIOVANNA (rapita in estasi): Oh mia bandiera! S'apre il cielo... Discende la Pia Che parlar mi solea dalla balza... Mi sorride... mi addita una via... Pare accenni che seco mi vuol. Ecco!... nube dorata m'innalza... Oh!... l'usbergo tramutasi in ale!... Addio, terra!... Addio, gloria mortale... Alto io volo... già brillo nel Sol! -
CARLO: Non lasciarne!... Deh vivi, deh vivi Alla Francia, al tuo padre, al tuo re! Non lasciarne, o fra i cori giulivi Fa ch'io possa volare con te.
GIACOMO: La tua mano sul crine mio bianco Posa, o figlia, e ne lava il fallir... Io non piango... nell'animo stanco È la speme di tosto morir.
CORO: Oh prodigio!... D'insolito raggio Si diffonde improvviso chiaror...
CARLO: Vale, o diva!... Qual patrio retaggio Tu vivrai d'ogni Franco nel cor.
CORO DI SPIRITI ELETTI: Torna, torna, esulante sorella, Sopra i vanni dell'angelo al ciel! È il Signore, il Signor che ti appella, E ti cinge inconsutile vel.
CORO DI SPIRITI MALVAGI: Più del fuoco che n'arde e ne scuoja, Più che il bujo di notte crudel, N'è tormento d'un'alma la gioja, N'è supplizio il trionfo del ciel!...
(Giovanna cade; una siderea luce spandesi improvvisamente pel cielo. I soldati abbassano gli stendardi, tutti si prostrano innanzi al glorioso cadavere).
FINE
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