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Temistocle Solera I Lombardi alla prima crociata IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena quinta. L'Eremita, Giselda e Arvino
Le Tende d'Arvino.
Dopo lungo rumore di battaglia entra l'Eremita sorretto da Giselda ed Arvino.
ARVINO: Questa è mia tenda... Qui tue membra puoi, Sventurato, adagiar... Ma tu non parli?
GISELDA: Ahi vista! in ogni parte Egli è ferito... Sulle mura ei primo Correa gridando.
EREMITA: Via da me!... Chi siete?
ARVINO: Guarda! sovvienti! Presso D'Arvin tu sei.
EREMITA (guardandosi le mani): D'Arvin? Qual nome!... Ah taci! Taci!... D'Arvin questo è pur sangue! Oh averno! Schiuditi a' piedi miei!... Sangue è del padre.
ARVINO: Che parli tu?
GISELDA: Ti calma! Vedi, tu se' fra noi... presso l'afflitta Che tu salvasti.
EREMITA: Oh voce!... Oh chi rischiara La mente e m'apre il cor! Tu sei, tu sei L'angelo del perdono!
ARVINO: Favella... Chi sei tu?...
EREMITA: Pagano io sono.
ARVINO E GISELDA: Ciel!... Che ascolto!
PAGANO: Un breve istante Solo resta a me di vita... O fratello!... a Dio davante Dee quest'alma comparir! La mia pena... è omai compita! Non volermi... maledir!
GISELDA: Padre, in Dio lo vedi estinto; È sua colpa in ciel rimessa.
PAGANO: Oh fratello!...
ARVINO (abbracciandolo): Hai vinto, hai vinto, Anche l'uom ti assolverà.
PAGANO: Me felice!... or sia...concessa... A' miei sguardi la città.
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