La gran porta della chiesa si apre. Di
fronte vedesi l'altar maggiore illuminato. L'organo suona. Dai lati del coro
procedono due lunghe file di Frati, con ceri ardenti, che s'inginocchiano dalle
due parti. Più tardi il Padre Guardiano precede Leonora, in abito da frate, che
s'inginocchia al pié dell'altare e riceve da lui la Communione. Egli la conduce
fuor della chiesa, i Frati gli si schierano intorno. Leonora si prostra innanzi
a lui che, stendendo solennemente le mani sopra il suo capo, intuona:
GUARDIANO:
Il santo nome di Dio Signore
Sia benedetto.
CORO:
Sia benedetto.
GUARDIANO:
Un'alma a piangere viene l'errore,
Tra queste balze chiede ricetto;
Il santo speco noi le schiudiamo.
V'è noto il loco?
CORO:
Lo conosciamo.
GUARDIANO:
A quell'asilo, sacro, inviolato,
Nessun si appressi.
CORO:
Obbediremo.
GUARDIANO:
Il cinto umile non sia varcato
Che nel divide.
CORO:
Nol varcheremo.
GUARDIANO:
A chi il divieto
Frangere osasse.
O di quest'alma
Scoprir tentasse
Nome o mistero:
Maledizione!
CORO:
Maledizione!
Maledizione!
Il cielo fulmini,
Incenerisca,
L'empio mortale
Se tanto ardisca;
Su lui scatenisi
Ogni elemento,
L'immonda cenere
Ne sperda il vento.
GUARDIANO: (a Leonora)
Alzatevi e partite. Alcun vivente
Più non vedrete. Dello speco il bronzo
Ne avverta se periglio vi sovrasti,
O per voi giunto sia l'estremo giorno . . .
A confortarvi l'alma volerem
Pria che a Dio faccia ritorno.
TUTTI:
La Vergine degli Angeli
Vi copra del suo manto,
E voi protegga vigile
Di Dio l'Angelo santo.
LEONORA:
La Vergine degli Angeli
Mi copra del suo manto.
E mi protegga vigile
Di Dio l'Angelo santo.
TUTTI:
La Vergine degli Angeli, ecc.
(Leonora bacia la mano del Padre
Guardiano, e s'avvia all'eremo, sola. I frati spentii lumi, rientrano collo
stesso ordine in chiesa. Il Guardiano si ferma sulla porta e stendendo le
braccia verso la parte ov'è scomparsa Leonora, la benedice)
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