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Francesco Maria Piave
La forza del destino

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  • ATTO TERZO
    • Scena quattordicesima. Detti e Fra' Melitone
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Scena quattordicesima. Detti e Fra' Melitone

 

Detti e Fra' Melitone che, preso nel vortice della danza, è per un momento costretto a ballare con le vivandiere. Finalmente, riuscito a fermarsi, esclama:

 

MELITONE:

Toh! Toh! Poffare il mondo! Che tempone!

Corre ben l'avventura! Anch'io ci sono.

Venni di Spagna a medicar ferite,

ed alme a mendicar.

Che vedo? È questo un campo di Cristiani, o siete Turchi?

Dove s'è visto berteggiar la santa

domenica così?...Ben più faccenda

le bottiglie vi dan che le battaglie!

E invece di vestir cenere e sacco

qui si tresca con Venere, con Bacco?

Il mondo è fatto una casa di pianto;

ogni convento ora è covo del vento! I santuari

spelonche diventar di sanguinari;

perfino i tabernacoli di Cristo

fatti son ricettacoli del tristo.

Tutto va a soqquadro.

E la ragion? La ragion?

Pro peccata vestra: pei vostri peccati.

 

SOLDATI:

Ah, frate, frate!

 

MELITONE:

Voi le feste calpestate,

Rubate, bestemmiate . . .

 

SOLDATI ITALIANI:

Togone infame!

 

SOLDATI SPAGNUOLI:

Segui pur, padruccio.

 

MELITONE:

E membri e capi siete d'una stampa:

Tutti eretici.

Tutti, tutti cloaca di peccati,

E finché il mondo

Puzzi di tal pece

Non isperi la terra alcuna pace.

 

SOLDATI ITALIANI: (serrandolo intorno)

Dàlli! Dàlli!

 

SOLDATI SPAGNUOLI: (difendendolo)

Scappa! Scappa!

 

SOLDATI ITALIANI:

Dàlli! Dàlli sulla cappa!

 

(Cercano di picchiarlo, ma egli se la svigna, declamando sempre)

 

PREZIOSILLA: (ai soldati che lo inseguono uscendo dalla scena)

Lasciatelo chi'ei vada.

Far guerra ad un cappuccio! Bella impresa!

Non m'odon? Sia il tamburo sua difesa.

 

(Prende a caso un tamburo e, imitata da qualche tamburino, lo suona. I soldati accorrono tosto a circondarla, seguiti da tutta la turba)

 

PREZIOSILLA e CORO:

Rataplan, rataplan, della gloria

Nel soldato ritempra l'ardor;

Rataplan, rataplan, di vittoria

Questo suono è segnal percursor!

Rataplan, rataplan, or le schiere

Son guidate raccolte a pugnar!

Rataplan, rataplan, le bandiere

Del nemico si veggon piegar!

Rataplan, pim, pam, pum, inseguite

Chi la terga, fuggendo, voltò . . .

Rataplan, le gloriose ferite

Col trionfo il destin coronò.

Rataplan, rataplan, la vittoria

Più rifulge de' figli al valor! . . .

Rataplan, rataplan, la vittoria

Al guerriero conquista ogni cor.

Rataplan, rataplan, rataplan!

 

(Escono correndo)

 

 


 




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