Detti e Fra' Melitone che, preso nel
vortice della danza, è per un momento costretto a ballare con le vivandiere.
Finalmente, riuscito a fermarsi, esclama:
MELITONE:
Toh! Toh! Poffare il mondo! Che tempone!
Corre ben l'avventura! Anch'io ci sono.
Venni di Spagna a medicar ferite,
ed alme a mendicar.
Che vedo? È questo un campo di Cristiani, o siete Turchi?
Dove s'è visto berteggiar la santa
domenica così?...Ben più faccenda
le bottiglie vi dan che le battaglie!
E invece di vestir cenere e sacco
qui si tresca con Venere, con Bacco?
Il mondo è fatto una casa di pianto;
ogni convento ora è covo del vento! I santuari
spelonche diventar di sanguinari;
perfino i tabernacoli di Cristo
fatti son ricettacoli del tristo.
Tutto va a soqquadro.
E la ragion? La ragion?
Pro peccata vestra: pei vostri peccati.
SOLDATI:
Ah, frate, frate!
MELITONE:
Voi le feste calpestate,
Rubate, bestemmiate . . .
SOLDATI ITALIANI:
Togone infame!
SOLDATI SPAGNUOLI:
Segui pur, padruccio.
MELITONE:
E membri e capi siete d'una stampa:
Tutti eretici.
Tutti, tutti cloaca di peccati,
E finché il mondo
Puzzi di tal pece
Non isperi la terra alcuna pace.
SOLDATI ITALIANI: (serrandolo intorno)
Dàlli! Dàlli!
SOLDATI SPAGNUOLI: (difendendolo)
Scappa! Scappa!
SOLDATI ITALIANI:
Dàlli! Dàlli sulla cappa!
(Cercano di picchiarlo, ma egli se la
svigna, declamando sempre)
PREZIOSILLA: (ai soldati che lo
inseguono uscendo dalla scena)
Lasciatelo chi'ei vada.
Far guerra ad un cappuccio! Bella impresa!
Non m'odon? Sia il tamburo sua difesa.
(Prende a caso un tamburo e, imitata
da qualche tamburino, lo suona. I soldati accorrono tosto a circondarla,
seguiti da tutta la turba)
PREZIOSILLA e CORO:
Rataplan, rataplan, della gloria
Nel soldato ritempra l'ardor;
Rataplan, rataplan, di vittoria
Questo suono è segnal percursor!
Rataplan, rataplan, or le schiere
Son guidate raccolte a pugnar!
Rataplan, rataplan, le bandiere
Del nemico si veggon piegar!
Rataplan, pim, pam, pum, inseguite
Chi la terga, fuggendo, voltò . . .
Rataplan, le gloriose ferite
Col trionfo il destin coronò.
Rataplan, rataplan, la vittoria
Più rifulge de' figli al valor! . . .
Rataplan, rataplan, la vittoria
Al guerriero conquista ogni cor.
Rataplan, rataplan, rataplan!
(Escono correndo)
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