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Francesco Maria Piave La forza del destino IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena quinta. Don Carlo, poi Don Alvaro in abito da Frate
Invano Alvaro ti celasti al mondo, scudo facesti alla viltà. Del chiostro ove t'ascondi m'additâr la via l'odio e la sete di vendetta; alcuno qui non sarà che ne divida. Il sangue, solo il tuo sangue può lavar l'oltraggio e tutto il verserò. Lo giuro a Dio.
(Entra Don Alvaro, in abito da frate)
Fratello . . .
Da un lustro ne vo' in traccia, Ti trovo finalmente; Col sangue sol cancellasi Un 'arma qui non hai . . . Deggio il tuo sangue spargere.
Codardo, te nol possono.
ALVARO: (trasalendo) Chi fu solo sventurato? Deh, chiniam la fronte al fato,
Che tradita abbandonasti
No, non fu disonorata,
Non vi parlano per me, Qual nessun mi vide mai, (S'inginocchia)
ALVARO: (balzando in piedi, furente)
ALVARO: (non potendo più frenarsi) A me un brando!
Finalmente!
Ti fai dunque di me scherno?
Va.
Ah! Vieni a morte,
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