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Francesco Maria Piave La forza del destino IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena quinta. Leonora
Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli Angeli; a sinistra la porta del Convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato la corda del campanello. Sopra vi è una piccola tettoia sporgente. Al di là della chiesa alti monti col villaggio d'Hornachuelos. La porta della chiesta è chiusa, ma larga, sopra dessa una finestra semicircolare lascerà vedere la luce interna. A mezza scena, un po' a sinistra, sopra quattro gradini s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo. La scena sarà illuminata da luna chiarissima. Donna Leonora giunge ascendendo dalla destra, stanca, vestita da uomo, con pastrano a larghe maniche, largo cappello e stivali.
LEONORA: Sono giunta! Grazie, o Dio! Estremo asil guesto è per me! Son giunta! Io tremo! La mia orrenda storia è nota in quell'albergo, e mio fratel narrolla! Se scoperta m'avesse! Cielo! Ei disse naviga vers' occaso. Don Alvaro! Né morto cadde quella notte in cui io, io del sangue di mio padre intrisa, l'ho seguito e il perde! Ed or mi lascia, mi fugge! Ohimé, non reggo a tanta ambascia. (Cade in ginocchio) Madre, pietosa Vergine, Perdona al mio peccato, M'aita quel ingrato Dal core a cancellar. In queste solitudini Espierò l'errore, Pietà di me, Signore. Deh, non m'abbandonar! (L'organo accompagna il canto mattutino dei frati) Ah, quei sublimi cantici, (Si alza) Dell'organo i concenti, Che come incenso ascendono A Dio sui firmamenti, inspirano a quest'alma Fede, conforto e calma!
CORO DEI FRATI: (interno) Venite, adoremus et procedamus ante Deum, Ploremus, ploremus coram Domino, coram Domino qui fecit nos.
LEONORA: (S'avvia) Al santo asilo accorrasi. E l'oserò a quest'ora? Alcun potria sorprendermi! O misera Leonora, tremi? Il pio frate accoglierti no, non ricuserà. Non mi lasciar, soccorrimi, pietà Signor, pietà! Deh, non m'abbandonar!
FRATI: Ploremus, ploremus coram Domino qui fecit nos. (Leonora va a suonare il campanello del convento).
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