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Francesco Maria Piave La forza del destino IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena tredicesima. Detti ed alcune Reclute piangenti che giungono scortate
RECLUTE: Povere madri deserte nel pianto Per dura forza dovemmo lasciar. Della beltà n'han rapiti all'incanto, A' nostre case vogliamo tornar.
VIVANDIERE: (accostandosi gaiamente alle reclute ed offrendo loro da bere) Non piangete, giovanotti, Per le madri, per le belle; V'ameremo quai sorelle, Vi sapremo consolar. Certo il diavolo non siamo; Quelle lagrime tergete, Al passato, ben vedete, Ora è inutile pensar.
PREZIOSILLA: (entra fra le reclute, ne prende alcune pel braccio, e dice loro burlescamente:) Che vergogna! Su, coraggio! Bei figliuoli, siete pazzi? Se piangete quai ragazzi Vi farete corbellar. Un' occhiata a voi d'intorno, E scommetto che indovino, Ci sarà più d'un visino Che sapravvi consolar. Su, coraggio, coraggio, coraggio!
TUTTI: Nella guerra è la follia Che dee il campo rallegrar; Viva, viva la pazzia Che qui sola ha da regnar!
(Le vivandiere prendono le reclute pel braccio e s'incomincia vivacissima danza generale. Ben presto la confusione e lo schiamazzo giungono al colmo).
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