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Francesco Maria Piave
La forza del destino

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  • ATTO TERZO
    • Scena tredicesima. Detti ed alcune Reclute piangenti che giungono scortate
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Scena tredicesima. Detti ed alcune Reclute piangenti che giungono scortate

 

 RECLUTE:

Povere madri deserte nel pianto

Per dura forza dovemmo lasciar.

Della beltà n'han rapiti all'incanto,

A' nostre case vogliamo tornar.

 

VIVANDIERE: (accostandosi gaiamente alle reclute ed offrendo loro da bere)

Non piangete, giovanotti,

Per le madri, per le belle;

V'ameremo quai sorelle,

Vi sapremo consolar.

Certo il diavolo non siamo;

Quelle lagrime tergete,

Al passato, ben vedete,

Ora è inutile pensar.

 

PREZIOSILLA: (entra fra le reclute, ne prende alcune pel braccio, e dice loro burlescamente:)

Che vergogna! Su, coraggio!

Bei figliuoli, siete pazzi?

Se piangete quai ragazzi

Vi farete corbellar.

Un' occhiata a voi d'intorno,

E scommetto che indovino,

Ci sarà più d'un visino

Che sapravvi consolar.

Su, coraggio, coraggio, coraggio!

 

TUTTI:

Nella guerra è la follia

Che dee il campo rallegrar;

Viva, viva la pazzia

Che qui sola ha da regnar!

 

(Le vivandiere prendono le reclute pel braccio e s'incomincia vivacissima danza generale. Ben presto la confusione e lo schiamazzo giungono al colmo).

 

 





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