PIETRO:
All'alba tutti qui
verrete?
CORO:
Tutti.
PIETRO:
Niun pei
patrizi?...
CORO:
Niuno. - A
Lorenzino
Tutti il voto
darem.
PIETRO:
Venduto è a'
Fieschi.
CORO:
Dunque chi fia
l'eletto?
PIETRO:
Un prode.
CORO:
Sì.
PIETRO:
Un popolan...
CORO:
Ben dici... ma fra
i nostri
Sai l'uom?
PIETRO:
Sì.
CORO:
E chi?... Risuoni
il nome suo!...
PAOLO
(avanzandosi):
Simone Boccanegra.
CORO:
Il Corsar?
PAOLO:
Sì... il Corsaro
all'alto scranno...
CORO:
E qui?
PAOLO:
Verrà.
CORO:
E i Fieschi?
PAOLO:
Taceranno.
(Chiama tutti intorno a sé; quindi, indicando il palazzo de'
Fieschi, dice loro con mistero)
L'atra magion
vedete?... de' Fieschi è l'empio ostello,
Una beltà infelice
geme sepolta in quello;
Sono i lamenti suoi
la sola voce umana
Che risuonar
s'ascolta nell'ampia tomba arcana.
CORO:
Già volgono più
lune, che la gentil sembianza
Non allegrò i
veroni della romita stanza;
Passando ogni
pietoso invan mirar desia
La bella
prigioniera, la misera Maria.
PAOLO:
Si schiudon quelle
porte solo al patrizio altero,
Che ad arte si
ravvolge nell'ombre del mistero...
Ma vedi in notte
cupa per le deserte sale
Errar sinistra
vampa, qual d'anima infernale.
CORO:
Par l'antro de'
fantasimi!... O qual terror!...
PAOLO:
Guardate,
(Si vede il riverbero d'un lume)
La fatal vampa
appare...
CORO:
Oh ciel!...
PAOLO:
V'allontanate.
Si caccino i
demoni col segno della croce...
All'alba.
CORO:
Qui.
PIETRO:
Simon.
CORO:
Simone ad una
voce.
(Partono)
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